GENOVA I pm di Genova, che indagano sul presunto sistema di corruzione che ha portato all’arresto di Giovanni Toti, riascolteranno, forse già da lunedì, il file della registrazione dell’interrogatorio di Roberto Spinelli, figlio di Aldo, e in particolare le parole trascritte come “finanziamenti illeciti”.
Lo stesso figlio dell’imprenditore, con una comunicazione dei legali di ieri, ha sostenuto di aver detto invece “finanziamenti leciti”. Per gli inquirenti allo stato fa fede la trascrizione effettuata e, comunque, da quanto chiarito, questo aspetto non cambia il quadro per l’imputazione di corruzione anche a carico del Governatore, per come delineata.
Avrebbe confermato di aver subito pressioni per cambiare idea e votare a favore della proroga della concessione trentennale al gruppo Spinelli del Terminal Rinfuse, Giorgio Carozzi, ex giornalista componente del comitato di gestione del porto in rappresentanza del Comune di Genova, sentito come teste ieri nell’inchiesta dei pm coordinati dal procuratore Nicola Piacente sul presunto sistema di corruzione che ha portato all’arresto, tra gli altri, di Giovanni Toti. Carozzi, che ha votato in rappresentanza del Comune guidato da Marco Bucci, pare abbia chiarito con dettagli la vicenda.
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