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Balneari, sì della Regione alla proroga. Occhiuto: «Massimo supporto ai Comuni» – VIDEO

Sui social il governatore annuncia l’approvazione in Giunta di una delibera (anticipata dal Corriere): «Da noi la Bolkenstein non opera»

Pubblicato il: 28/05/2024 – 17:37
Balneari, sì della Regione alla proroga. Occhiuto: «Massimo supporto ai Comuni» – VIDEO

CATANZARO «In Calabria padroni a casa nostra». E’ questo il titolo di un post sui social con cui il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, annuncia l’approvazione in Giunta di una delibera nella quale la regione darà tutto il supporto necessario ai Comuni calabresi che intenderanno prorogare le concessioni balneari esistenti facendo le gare nelle porzioni di spiaggia libere che meritano di essere attrezzate nel rispetto della normativa europea. La delibera, i cui contenuti erano stati anticipati nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria, interviene dunque su u tema particolarmente dibattuto a livello politico in tutt’Italia, dopo che la direttiva europea Bolkenstein e anche il Consiglio di Stato hanno di fatto escluso la possibilità di proroghe per le concessioni demaniali marittime, in pratica gli stabilimenti balneari, richiedendo ai Comuni di indire invece apposite gare.

Nel post Occhiuto allega un video nel quale mostra una al fianco dell’altra la foto di una spiaggia del Nord  e una di una spiaggia della Calabria chiedendo agli utenti di “trovare le differenze”: «In Calabria – spiega Occhiuto – stiamo investendo moltissimo sulle compagnie aeree, stanno atterrando tanti più voli da città europee. I vettori aerei ci dicono che in Calabria nei prossimi mesi arriverà un milione di turisti in più, però troveranno spiagge non adeguatamente attrezzate. Per questo oggi in Giunta ho fatto una delibera per dire ai comuni calabresi che, poiché in Calabria la risorsa non è scarsa, La Bolkenstein in Calabria non opera: i Comuni avranno tutto il supporto della Regione se vorranno prorogare gli stabilimenti balneari assistenti facendo legare nelle porzioni di spiaggia libere che meritano di essere attrezzate nel rispetto della normativa europea». Occhiuto quindi aggiunge: «Da mesi si parla di autonomia differenziata, di regionalismo, ma perché se ne deve parlare sempre secondo gli interessi di alcuni? In questo caso la Calabria non ha il problema che hanno altre regioni: da noi la risorsa spiaggia non è scarsa, quindi in Calabria la Bolkenstein può non essere applicata. Qualcuno in passato diceva “padroni a casa nostra”: beh in questo caso siamo noi calabresi che sommessamente diciamo sulla Bolkenstein che siamo padroni a casa nostra».

I presupposti della delibera

Successivamente Occhiuto specifica ulteriormente i termini della questione in una nota. «La Calabria è abbracciata dal mare a est, a ovest e a sud, ed ha quasi 800 chilometri di coste. Il nostro piano regionale, normato da una legge regionale del 2005, prevede che il 70% delle spiagge possa essere dato in concessione per finalità turistico-ricreative, a fronte di un 30% che deve rimanere obbligatoriamente libero. Dai dati aggiornati a dicembre 2023 emerge che solo il 13% delle spiagge calabresi è dato in concessione – alcune volte anche assegnate ma non attive – dai Comuni: almeno l’87% delle nostre spiagge è dunque al momento libero. Appare evidente – rimarca il governatore – che nel territorio calabrese non c’è scarsità della ‘risorsa spiaggia’ e dunque oggi abbiamo ufficialmente deliberato – prima Regione in Italia a prendere una decisione di questo tipo e a metterla nero su bianco – che in Calabria non si applicherà la direttiva Bolkestein riguardo alle concessioni rilasciate dai Comuni nei quali sarà valutata all’attualità l’insussistenza locale di scarsità della risorsa e l’assenza di interesse transfrontaliero certo. La direttiva Ue del 2006 mette l’accento proprio sul concetto di ‘scarsità della risorsa spiaggia’. Una successiva legge dello Stato italiano approvata nel 2022 regolamenta una mappatura delle spiagge, che però è stata effettuata a livello nazionale. Logica rigettata da un parere della Commissione europea: per l’Europa la valutazione sulla ‘scarsità’ o meno delle spiagge va fatta a livello regionale o addirittura comunale. Noi vogliamo rispettare alla lettera queste indicazioni. E dai numeri appare chiaro – sostiene Occhiuto – come nella Calabria, complessivamente considerata, non ci sia alcuna scarsità della ‘risorsa spiaggia’. A seguito della decisione presa oggi dalla nostra Giunta i Comuni calabresi potranno procedere – qualora non ci sia nel loro territorio una scarsità della ‘risorsa spiaggia’ e non vi sia neppure un interesse transfrontaliero al rilascio della concessione – all’applicazione diretta della normativa nazionale sulle proroghe delle concessioni balneari; in assenza di tali presupposti, gli stessi Comuni potranno procedere ad una ‘proroga tecnica’ delle precedenti concessioni in scadenza al 31/12/2023, e allo stesso tempo potranno bandire nuove gare, per i lotti non ancora assegnati». (a. c.)

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