FIRENZE Per Amanda Knox è stata confermata la condanna a tre anni – comunque già scontati – per avere calunniato Patrick Lumumba nelle prime fasi delle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher, coinvolgendolo nel delitto per il quale è stato poi prosciolto, essendo risultato completamente estraneo. Lo ha deciso la Corte d’assise d’appello di Firenze dopo una breve camera di Consiglio. Knox ha assistito alla lettura della sentenza con accanto il marito e i suoi difensori. “Amanda Knox non è una vittima, ma una calunniatrice”. Queste le parole con cui il legale di Patrick Lumumba, l’avvocato Carlo Pacelli, ha commentato con l’ANSA la sentenza letta al termine di una breve camera di consiglio. Lumumba non ha partecipato all’udienza, impegnato a Perugia per lavoro. “La sentenza è giusta e meritata. Saluto il tribunale di Firenze con molto rispetto e onore per la loro professionalità. È vero eravamo amici con Amanda Knox, ma non si pugnalano gli amici nelle spalle e Amanda mi ha pugnalato. Mi ha pugnalato e non mi ha chiesto scusa”, il commento con l’ANSA di Patrick Lumumba.
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