ROMA «Una grande soddisfazione e commozione vedere i bambini scendere dall’aereo perché veramente siamo stati tutti con il fiato sospeso: è stato un grande lavoro di squadra con l’impegno dell’Aise, dell’Unità di Crisi della Farnesina, della Presidenza del Consiglio e del governo tutto». Così all’Adnkronos Eugenia Roccella, ministra per la Natalità, la Famiglia e le Pari Opportunità, che era a Ciampino ad accogliere i bambini arrivati da Haiti e adottati da famiglie italiane. «I bambini erano molto provati – continua Roccella – e la cosa bella è stata che, dopo l’abbraccio con le famiglie, nell’arco di un’oretta durante la quale siamo stati lì in aeroporto, l’atmosfera è cambiata, è diventata molto più giocosa e rilassata: i bambini si erano ambientati, hanno cambiato espressione ed hanno sentito l’affetto e la sicurezza di cui erano circondati». Un iter complicato quello per farli arrivare, ad Haiti la situazione è molto rischiosa: negli ultimi tempi sono stati uccisi anche un direttore di un orfanotrofio ed due volontari che si occupavano di minori. «Ora – conclude – sono con le loro famiglie e stanno andando a casa, chi in Calabria, chi in Sardegna, chi in Piemonte con grande felicità dei genitori e di tutti noi».
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