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l’anticipazione

A Trame i primi dati del rapporto Ecomafie: al Sud 42 abitazioni su 100 costruite illegalmente

Il presidente di Legambiente, Ciafani: «Criminalità ambientale ancora molto presente ma contrastata dal 2015»

Pubblicato il: 19/06/2024 – 19:35
A Trame i primi dati del rapporto Ecomafie: al Sud 42 abitazioni su 100 costruite illegalmente

LAMEZIA TERME «Il fenomeno dell’abusivismo edilizio è cresciuto del 20% nel 2023. Al Sud su 100 abitazioni, 42 sono costruite illegalmente. Il ciclo illegale del cemento colpisce in maniera importante tutto il Mezzogiorno Italia e, in particolar modo la Regione Calabria. I dati che emergono dal Rapporto Ecomafie sono allarmanti», ha dichiarato Anna Parretta, Presidente Legambiente Calabria, che, durante il suo intervento al Festival Trame ha anticipato in esclusiva alcuni dati del Rapporto Ecomafie in uscita l’11 luglio.
«Negli ultimi 5 anni Legambiente ha deciso di analizzare quale fosse la situazione nelle cinque regioni più colpite, tra cui la Calabria, che si colloca ai primi posti della classifica. Delle oltre 6.000 ordinanze di demolizione, qui ne vengono eseguite solo il 9,6%”, ha spiegato Parretta, che ha elencato tra le province maggiormente colpite Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia. «Oggi, grazie alla collaborazione con la Regione, stiamo facendo timidi passi avanti grazie a un importante progetto di monitoraggio», ha concluso.
Al dibattito ha partecipato anche il Presidente di Legambiente, Stefano Ciafani: «Come raccontano i dati del nostro Rapporto Ecomafia, la criminalità ambientale è ancora molto presente. Viene contrastata ormai da qualche anno, dal 2015, con i nuovi delitti contro l’ambiente che sono stati inseriti nel Codice penale dopo 21 anni di lavoro da parte nostra insieme a Libera. Mancano ancora alcuni delitti su filiere che sono ancora molto pervase dalle organizzazioni mafiose. Penso alle agromafie, quindi le mafie in agricoltura, ai delitti contro gli animali, che non sono ancora presenti nel Codice penale e che muovono grandi interessi criminali in Italia e nel resto del mondo. La Calabria, purtroppo, nelle classifiche dell’illegalità ambientale del nostro Paese è stata sempre ai vertici, nella top 5. Questo perché il ciclo illegale del cemento, il ciclo illegale dei rifiuti, lo smaltimento delle acque reflue non corrette, continuano ad essere un problema molto presente in tutte le province».

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