BOLZANO È complessivamente di otto il numero degli operai coinvolti in un incidente allo stabilimento Aluminium di Bolzano, dove si produce alluminio dal 1936. Gli elicotteri di soccorso Pelikan, Aiut Alpin Dolomites e Trentino Emergenza si sono messi in volo di notte per portare cinque feriti nei centri di grandi ustionati. Due operai sono stati portati a Verona, mentre uno a Padova, uno a Milano e un altro a Murnau in Baviera. Le persone con ferite meno gravi si trovano a Bolzano. L’incidente si è verificato alle ore 0.30 nel reparto produttivo dello stabilimento siderurgico di Aluminium in via Toni Ebner nella zona industriale di Bolzano. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Bolzano e quelli volontari di Bolzano e Aslago-Oltrisarco, come anche numerose ambulanze della Croce bianca e Croce rossa e personale della Questura. Il rogo, che era divampato dopo l’esplosione, è stato spento in poco tempo e l’intervento ora è concluso. L’esatta dinamica non è ancora chiara e potrà probabilmente essere chiarita solo nel corso dell’inchiesta avviata dalla Procura di Bolzano. I forni, si apprende, sono piuttosto recenti. Un contributo determinate per ricostruire l’accaduto dovrebbe arrivare dalle telecamere di sorveglianza.
«I due pazienti ustionati provenienti da Bolzano sono adesso ricoverati in prognosi riservata in terapia intensiva per stabilizzare le condizioni cliniche generali, che sono apparse da subito critiche. Ci vorranno alcuni giorni per ristabilire il quadro clinico e procedere poi con le medicazioni successive. I trattamenti saranno lunghi perché i pazienti, due uomini di origini straniera, sono arrivati con ustioni diffuse: uno al 47% del corpo e l’altro al 30%». Questo il comunicato dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona sui due operai ricoverati al centro ustioni.
«Per entrambi – prosegue il bollettino – le ferite riguardano viso e torace, mentre uno è ustionato anche agli arti superiori e l’altro a quelli inferiori. Stanotte al loro arrivo, sono stati immediatamente sottoposti al trattamento eseguito all’ospedale di Borgo Trento a Verona dal Centro ustioni, diretto dal dottor Maurizio Governa primario dell’Unità operativa Chirurgia plastica, che è centro di eccellenza in Italia nell’utilizzo di uno speciale farmaco innovativo per il debridement enzimatico».
«È l’applicazione sulla lesione di uno speciale gel di enzimi proteolitici che aiutano nell’asportazione del tessuto necrotico causato dalla scottatura, anche in zone molto estese del corpo. La rimozione dalla cute di tessuti devitalizzati, siero-crostosi o infetti, ma anche di pus, ematomi, corpi estranei o detriti non avviene più per via chirurgica, evitando quindi sanguinamenti e degenze più lunghe. Il paziente viene collocato in una speciale vasca per la detersione e il successivo trattamento con il medicinale frutto di biotecnologie. Il trattamento su entrambi i pazienti da stanotte si è protratto fino a stamattina alle 12», conclude la nota.
Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato, per lunedì 24 giugno, uno sciopero di 8 ore all’Aluminium e di 4 ore per tutto il settore metalmeccanico in Alto Adige. La protesta riguarderà le ultime 4 ore per ogni turno. Dalle 10 di oggi, invece, è previsto un presidio davanti allo stabilimento.
«La sicurezza sul lavoro deve essere messa al primo posto tra le priorità da perseguire. Le aziende devono garantire la salute e la vita dei lavoratori. Non è accettabile che nel nostro Paese si continui in una tragica striscia di incidenti gravi, e mortali, senza che nulla cambi». Così, in una nota congiunta, le sigle sindacali, che aggiungono: «Non è più accettabile rischiare la vita per lavorare».
«Si tratta di un incidente gravissimo. Stiamo lavorando in stretto contatto con la Prefettura, gli organi inquirenti e la Protezione civile e la Sanità per capire meglio quali sono le cause di questo incidente. Daremo ovviamente tutte le informazioni appena ci sarà maggiore chiarezza su quanto avvenuto». Lo ha detto all’Ansa il governatore altoatesino Arno Kompatscher.
Profondamente colpito dal grave incidente accaduto la notte scorsa allo stabilimento Aluminium di Bolzano, anche il vescovo Ivo Muser che esprime vicinanza ai lavoratori feriti e ai loro familiari e invita la comunità a un momento di preghiera.
«Con la preghiera – scrive il vescovo Ivo Muser – sono vicino ai lavoratori della fabbrica siderurgica gravemente feriti e alle loro famiglie, ai colleghi sul posto di lavoro e all’azienda che stanno vivendo questo dramma. Invito la comunità a unirsi nella preghiera per loro e per quanti, purtroppo ogni giorno, sono coinvolti in incidenti sul lavoro».
Muser prosegue ricordando che «alla preghiera vogliamo unire l’impegno di tutti, nei rispettivi ruoli e con le rispettive competenze, per fare in modo che la sicurezza sia sempre una priorità nelle nostre realtà lavorative. Un impegno mirato a garantire un’attenzione reciproca e una vigilanza che possano aiutare chi lavora a conservare la sua incolumità».
«Esprimo a nome di tutta la comunità politica di Fratelli D’Italia del Trentino Alto Adige la più profonda vicinanza alle vittime del drammatico incidente sul lavoro presso lo stabilimento Aluminium di Bolzano. Un bilancio drammatico che non ci lascia indifferenti e che ci ricorda come ogni giorno debba essere posta fra le priorità l’attenzione per il mondo del lavoro e la sua sicurezza». Afferma, invece, il deputato Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli D’Italia del Trentino Alto Adige.
«Saranno le indagini a individuare cause ed eventuali responsabilità, ed in questo momento è necessario testimoniare che l’evento non potrà che indurre a rafforzare i necessari presidi a tutela dei lavoratori, in ogni campo. Il polo industriale a Bolzano sud è un distretto di eccellenza a livello nazionale, e deve continuare a svolgere la sua funzione di traino economico e di opportunità per il mercato del lavoro locale. Ma questa è la ragione in più per cui sarà necessario capire cosa possa essere successo e quali ulteriori strumenti mettere a disposizione di chi quotidianamente esce da casa per contribuire al benessere della propria famiglia e ha il diritto di rientrarvi la sera», conclude Urzì.
«Nell’ultima settimana, l’Italia è stata funestata di morti e feriti sul luogo di lavoro. Dalla tragedia avvenuta a Latina, dove è morto Satnam Singh, bracciante di origini indiane abbandonato senza alcun soccorso dopo essere stato mutilato da un macchinario; al diciottene Pierpaolo Bodini, morto nel lodigiano, schiacciato da un mezzo agricolo; e ancora, in Brianza è morto un operaio marocchino a causa di traumi da schiacciamento subiti nell’azienda in cui lavorava». Così la senatrice del Partito Democratico Susanna Camusso.
«Una lunga lista drammatica – continua – alla quale speriamo di poter mettere un punto con la grave notizia di questa mattina degli otto operai coinvolti nell’esplosione avvenuta nello stabilimento a Bolzano, ai quali in attesa di aggiornamenti circa le loro condizioni di salute, vorrei rivolgere i più sentiti auguri per una pronta guarigione. Non sono affatto episodi diversi fra loro: sono tutti eventi tragici figli di un sistema di caporalato, di sfruttamento, di lavoro nero, di attenzione al solo guadagno a scapito dei diritti dei lavoratori».
«È un bilancio da pelle d’oca. Giorgia Meloni dove sei? Il Paese ha bisogno di più ispettori, di più controlli e della reale volontà di applicare le norme. Servono investimenti sostanziosi in strumenti di sicurezza innovati e più performanti. Le continue promesse, i tavoli ai ministeri e i comunicati stampa nei giorni di lutto non servono a niente se poi il Governo non trova il coraggio di tradurli in fatti concreti che tutelino la vita e la dignità dei lavoratori», conclude la senatrice. (Ansa)
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