ROMA «La presenza della criminalità di tipo mafioso continua a farsi sentire, a Roma città e nei centri dell’area metropolitana e continua a farsi sentire nelle altre provincie del Lazio, con le caratteristiche delle mafia tradizionali, mafia, camorra e ‘ndrangheta. Le modalità operative della mafia siciliana, le ho ritrovate a Roma, operano con le stesse modalità, si infiltrano in tutti i settori, pubblica amministrazione compresa, dove c’è stata una occupazione. La criminalità organizzata si espande in tutti i settori che hanno un facile reinvestimento del denaro, quini riciclaggio e autoriciclaggio nelle forme più svariate. Non più solo l’edilizia, anche la ristorazione, il settore alberghiero, i servizi e l logistica, sempre di maggiore sviluppo. Ecco perché le preoccupazione che i fondi del PNNR e per il Giubileo, diventino stimoli per la criminalità e di cui l’utilizzo di qualche “faccia pulita”, ne è la modalità». Così il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, davanti alla commissione parlamentare Antimafia. Il numero uno di piazzale Clodio è intervenuto insieme alla procuratrice aggiunta con delega alla DDA di Roma, Ilaria Calò.
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