VIBO VALENTIA «Sottoporrò all’attenzione del Commissario ad acta della Sanità calabrese la denuncia sollevata dal Dr Antonio Soccorso Capomolla, con il quale ci siamo sentiti, già venerdì 26 in occasione della prossima seduta del Consiglio durante la quale saranno trattate le interrogazioni che ho già presentato in merito ad alcune problematiche della sanità». Lo scrive il consigliere regionale del Partito Democratico Raffaele Mammoliti, riguardo il caso sollevato dal cardiologo sulle criticità della sanità vibonese. «La denuncia segnala la poca attenzione che viene riservata alla sanità vibonese che rappresenta il punto più drammatico e acuto della crisi del sistema sanitario regionale. Credo sia arrivato il momento di agire con azioni ed iniziative mirate e condivise dall’intera classe dirigente vibonese per rivendicare l’attenzione necessaria rispetto alle tante criticità in cui versa il sistema sanitario territoriale».
«In tal senso – continua Mammoliti – ho apprezzato molto la sensibilità del neopresidente della Conferenza dei Sindaci, Enzo Romeo, che con immediatezza si è attivato per affrontare la problematica sollevata relativa alle minori risorse assegnate alla nostra realtà. In questi due anni ho denunciato in tutte le sedi deputate la drammatica situazione sanitaria del vibonese in merito alla rete ospedaliera e territoriale; alla carenza di personale; alle ripetute aggressioni nei confronti degli operatori sanitari; all’inadeguatezza della nuova centrale operativa di emergenza urgenza; alla mancanza nell’ospedale di Vibo Valentia di un regolamento interno che disciplini la procedura di donazioni, prelievo e trapianto di organi; la totale esclusione della provincia di Vibo dal bando di gara per la realizzazione di elisuperfici per la gestione del servizio di elisoccorso anche notturno; il rischio concreto di chiusura degli ospedali di Tropea e Serra San Bruno; alcuni disservizi registrati sul trasporto degli emodializzati; etc… Sono stato costretto, a seguito dell’inerzia di chi possiede ruoli di responsabilità ai vari livelli, a scrivere finanche al Ministro della salute per chiedergli, provocatoriamente, se la sanità vibonese potesse ancora considerarsi sotto il controllo dello Stato. Esistono, dunque, alcuni problemi storici che interrogano tutti noi, per esempio, il numero dei posti letto molto al di sotto di quelli previsti e che nemmeno la riorganizzazione della nuova rete ospedaliera riequilibra adeguatamente. Il rischio di un effettivo smantellamento del sistema sanitario pubblico è sempre più reale e non sempre il privato contribuisce con adeguata appropriatezza in termini di complementarità ed integrazione. Nel ribadire – conclude il consigliere – l’attenzione all’importante problematica sollevata sono, tuttavia, convinto che bisognerà affrontare nell’insieme le tante criticità che caratterizzano l’intero sistema sanitario del vibonese, per riportarlo ad un quadro di efficienza e di civiltà».
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