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“grandi manovre”

Catanzaro, il “tagliando” di Fiorita tra alleati in sofferenza e un bando contestato

Verifica complicata dal malessere di diversi settori della maggioranza. Il Pd ventila l’appoggio esterno. E spunta la potenziale “bomba” rifiuti

Pubblicato il: 30/07/2024 – 12:54
Catanzaro, il “tagliando” di Fiorita tra alleati in sofferenza e un bando contestato

CATANZARO I nodi arrivano al pettine, al Comune di Catanzaro. Sono ore particolarmente fibrillanti e anche tese per l’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Fiorita, alle prese con un “tagliando” politico-amministrativo che sembrava abbastanza agevole da governare e che invece negli ultimi giorni si è complicato, anche perché si è intrecciato con una vicenda che rischia di diventare una “bomba” sotto la sedia della Giunta. Il quadro politico nel capoluogo è quello noto: una maggioranza composita nata per dare una zampa all’”anatra zoppa” post elettorale, una maggioranza fatta dalla coalizione di centrosinistra, dalla folta pattuglia guidata dal consigliere regionale Antonello Talerico e da una serie di “responsabili” di variegata estrazione, “cani sciolti” (politicamente parlando) senza una coloritura precisa ma in genere con un passato organico nel centrodestra. A far cambiare un po’ gli assetti, qualche mese fa, la decisione di Talerico di aderire ufficialmente a Forza Italia, passaggio che ampi settori del Pd e anche degli alleati non hanno digerito per nulla. Nelle scorse settimane e nei giorni scorsi Fiorita ha tenuto le prime interlocuzioni con i partiti, un primo passaggio di una verifica che sulla carta dovrebbe portare a una rivisitazione molto limitata della Giunta.

Il caos politico

Un tagliando “soft” e fondamentalmente indolore, l’hanno definito diversi analisti politici, ma a scompaginare i piani di Fiorita ecco il malessere dell’assessore comunale alla Cultura, Donatella Monteverdi, storicamente vicina a Fiorita – è stata una delle fondatrici di “Cambiavento”, il movimento del sindaco – ma da alcune settimane a disagio per una visione diversa dei rapporti interni alla coalizione.  Un malessere che si sarebbe aggiunto a quello di una consistente area del Pd – quella rappresentata dalla dirigente nazionale Jasmine Cristallo, legatissima alla leader dem Elly Schlein – e di altre forze progressiste come il Psi che hanno chiesto a Fiorita la convocazione di un tavolo di centrosinistra nel quale confrontarsi sull’oggi ma soprattutto sul domani dell’amministrazione, non solo sul piano programmatico ma anche sul piano politico, considerando che in effetti il baricentro” dell’amministrazione ai più appare sbilanciato verso il centro-centrodestra.  Perché oggettivamente la situazione è molto anomala, a Catanzaro: un’alleanza centrosinistra – Talerico, che è di Forza Italia ma che tra gli oppositori ha proprio il gruppo di Forza Italia.

Il bando contestato

Fosse solo questo, comunque, si tratterebbe essenzialmente di dinamiche e tensioni fisiologiche. Ma il fatto è che a questo caos politico si è annodato un delicatissimo passaggio amministrativo, il nuovo bando per il servizio dei rifiuti, un bando da 80 milioni e per questo molto “attenzionato” e quindi molto contestato. A difenderlo a spada tratta l’assessore all’Ambiente Giorgio Arcuri, dell’area Talerico (Arcuri si sarebbe detto pronto alle dimissioni se il nuovo bando non passa), a criticarlo aspramente il gruppo di Forza Italia, il partito dello stesso Talerico. Fonti qualificate parlano di un documento finalizzato alla revoca immediata del bando preparato dal gruppo azzurro, un documento che potrebbe alla fine intercettare l’adesione anche di diversi esponenti della maggioranza mossi da interessi più o meno politici. Insomma, una “miccia” potenzialmente esplosiva. Si vedrà oggi, perché a Palazzo De Nobili è un programma una seduta di Consiglio comunale che potrebbe riservare qualche scintilla. E potrebbe proiettare effetti sul “tagliando” che Fiorita si accingerebbe a completare (la deadline potrebbe essere agli inizi della prossima settimana). Da settori del Pd affiorano malumori e mugugni, con tanto di minaccia di un appoggio esterno se il Fiorita Ter dovesse alla fine segnare una perfetta continuità con il Fiorita Bis. Anche se sono in tanti, tra osservatori e analisti politici, pronti a scommettere che come non succederà nulla e che al Comune di Catanzaro si proseguirà con il solito “galleggiamento”. (a. cant.)

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