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Pestato in una discoteca del Varesotto, muore a Reggio Calabria. Denunciati sanitari e buttafuori

La vittima (deceduta per un’emorragia cerebrale) è il 23enne Omar Bassi. Eseguita l’autopsia. Lanciata anche una raccolta fondi

Pubblicato il: 08/08/2024 – 11:24
Pestato in una discoteca del Varesotto, muore a Reggio Calabria. Denunciati sanitari e buttafuori

MILANO Un ragazzo di 23 anni, Omar Bassi, è morto il 5 agosto a Reggio Calabria, dove era in vacanza per un’emorragia cerebrale. Il 20 luglio, a una festa in una discoteca nel Varesotto, era stato vittima di un pestaggio da parte del personale del locale. Poi era andato in ospedale e dimesso con una prognosi di tre giorni, tanto che era partito serenamente per le vacanze. E ora i parenti chiedono di verificare se ci sia un nesso tra le botte prese giorni prima, la visita al pronto soccorso e la morte, avvenuta pochi giorni dopo. I genitori di Omar, residenti a Bollate, si sono rivolti subito ai carabinieri, denunciando i buttafuori individuati dai testimoni come responsabili del pestaggio in discoteca, ma anche i sanitari della struttura dell’Alto milanese cui il giovane si era rivolto due giorni dopo, e che lo avevano dimesso in codice verde, prescrivendo paracetamolo in caso di dolore.

La ricostruzione

Omar Bassi viveva a Bollate coi genitori, ma quella maledetta sera del 20 luglio si trovava in una discoteca di Origgio, nel Varesotto, per festeggiare il compleanno di un cugino, dove sarebbe rimasto coinvolto – così denuncia la famiglia – in una rissa fra alcune persone presenti e la sicurezza. Nel parapiglia il ragazzo avrebbero ricevuto uno o più pugni. Quel che è successo lo racconta la cugina Michelle: «È scoppiata una rissa a un tavolo, che ha richiesto l’intervento della security». Le guardie del corpo sembrano però perdere il controllo della situazione. «Hanno iniziato dare cazzotti un po’ a tutti, compreso il fratello di Omar, Thomas. Omar a quel punto è intervenuto in sua difesa – continua Michelle – e l’hanno massacrato. Erano in cinque contro uno».

La visita medica, poi il decesso

Confortato dalla visita medica, nella notte tra il 2 e il 3 agosto il 23enne era partito per la Calabria. Il 5 mattina, i genitori lo hanno trovato accasciato a terra. Trasportato in elicottero all’ospedale di Reggio, il ventitreenne è stato sottoposto a tac con liquido di contrasto, impietoso il verdetto: morte cerebrale. Il cuore ha smesso di battere poche ore dopo. Sul corpo del ragazzo sarà eseguita l’autopsia, nel frattempo gli atti giudiziari saranno trasmessi alla procura di Busto Arsizio (Varese) per competenza territoriale. I genitori, la cugina Michelle, amici e parenti, distrutti dal dolore, vogliono capire. C’è o non c’è stato un nesso di causalità fra la morte del ventenne e quei pugni presi in quella discoteca? Due denunce sono state presentate. Una nei confronti della sicurezza del locale, una seconda contro i medici del pronto soccorso dell’Alto Milanese. «Vogliamo sapere, la magistratura indaghi. Abbiamo perso un figlio forse anche per un errore medico. Chiediamo giustizia».

La raccolta fondi

Intanto è stata raggiunta la somma di oltre 3000 euro con una raccolta fondi lanciata da un amico di Omar Bassi. «Un ragazzo di 23 anni è stato picchiato brutalmente fuori da una discoteca da più di 5 buttafuori! Senza motivo in modo continuativo mio fratello perché per me era un fratello siamo cresciuti insieme! Vi chiedo di donare quanto vi sentite se avete un cuore per i suoi poveri genitori e le persone care a lui. Giustizia per Omy!» chiede l’amico, che tre giorni fa ha lanciato la raccolta sulla piattaforma Gofundme. 

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