Migliaia di ettari di macchia mediterranea in fiamme, palazzi evacuati e rischi per fauna e persone. È lunga la lista dei roghi che, anche questa estate, hanno interessato la Calabria, dal nord di Cosenza fino all’estremità reggina. Come ogni anno, torna a far preoccupare l’emergenza incendi nel periodo estivo sul territorio calabrese. «Ancora è troppo presto per fare un bilancio» risponde al nostro giornale il direttore di Calabria Verde Giuseppe Oliva sul numero di incendi in questi tre mesi. «Siamo ancora in corso d’opera, anche perché con le condizioni e i mutamenti climatici non possiamo abbassare la guardia» aggiunge il dirigente.
Una prima stima è possibile farla grazie ai dati Ispra aggiornati al 30 luglio. Nei primi mesi del 2024 la Calabria resta la seconda regione più colpita dai roghi per superficie coinvolta, ovvero il 20% di quella nazionale. Tra le province più colpite d’Italia ci sono Cosenza, con il 24% di coperture forestali interessate, e Reggio Calabria con il 31%. Dati che, nonostante restino preoccupanti, sembrano comunque in calo rispetto allo scorso anno, quando sono stati lanciati i primi strumenti da parte della Regione e degli enti preposti per prevenire l’emergenza incendi. Droni, telecamere e controlli continui che hanno consentito di beccare, fino ad ora, oltre 150 persone intente ad appiccare il fuoco. «La macchina organizzativa – spiega Oliva – è completamente impegnata in attività di spegnimento e di monitoraggio». Ma sui numeri, specifica ancora, «è presto per fare una sintesi».
Il direttore di Calabria Verde continua sull’attività svolta dall’ente: «Si tratta di un’estate che, come tutti gli anni, ci impegna in maniera importante e intensa su tutte le attività che l’azienda svolge sul territorio regionale. Un ente che un po’ a 360 gradi assicura la collaborazione alla Regione». Tra gli impegni assunti ovviamente gli incendi boschivi «con tutta la struttura preposta allo spegnimento, al coordinamento, alle sale operative, alla flotta aerea regionale, ai mezzi antincendio e alle collaborazioni con i vigili del fuoco e con i carabinieri forestali». Ma anche, spiega Oliva, l’impegno per mantenere i mari puliti. «Stiamo partecipando anche come supporto all’operazione Mare Pulito condotta sulle coste calabresi. Con l’impiego della nostra sorveglianza idraulica diamo anche un supporto per controllare la qualità delle acque. Un accordo fatto con l’Arpacal per supportarli nei prelievi delle acque. Insomma, un impegno a 360 gradi». (redazione@corrierecal.it)
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