«Ha soccorso i migranti senza permesso», scatta il blocco per Sea Watch 5
La decisione delle autorità italiane. Dovrà restare in porto 20 giorni

PALERMO Dopo aver raggiunto Civitavecchia, portando in salvo 289 persone, le autorità italiane hanno bloccato la “Sea Watch5”: per 20 giorni dovrà rimanere in porto. L’accusa è quella di aver soccorso senza aver prima ricevuto il permesso da parte delle autorità libiche, «quando tuttavia il diritto internazionale non prevede di dover ricevere un’autorizzazione per poter soccorrere chi si trova in pericolo in mare», afferma la ong tedesca. Inoltre, «il centro di coordinamento al soccorso libico non soddisfa i requisiti internazionali per poter essere definito tale. Anche il tribunale di Crotone ad aprile sentenziò che – prosegue Sea Watch – le attività dalla guardia costiera libica non sono qualificabili come attività di soccorso. Siamo ancora una volta di fronte – concludono negli stessi giorni in cui si è consumato l’ennesimo naufragio con 21 dispersi, tra cui tre bimbi – a un’azione di disturbo confusa, mirata a intralciare le uniche navi che di fatto si fanno carico dei compiti che gli Stati stessi ignorano: salvare le persone in mare e garantirne il rispetto dei diritti umani fondamentali».
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato