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il caso

Morte Satnam Singh, ascoltata l’unica testimone oculare

Il bracciante agricolo deceduto nel borgo Santa Maria mentre lavorava nell’azienda di Antonello Lovato

Pubblicato il: 25/09/2024 – 6:51
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Morte Satnam Singh, ascoltata l’unica testimone oculare

ROMA In data 24 settembre 2024 si è celebrata l’udienza in camera di consiglio, dinanzi al gip Cario del Tribunale di Latina, volta all’assunzione della testimonianza dell’unico testimone oculare puro presente sul luogo dei fatti il giorno 17 giugno 2024, data nella quale, a seguito dell’occorso incidente, ha perso la vita Satnam Singh. La testimone è stata introdotta con le forme dell’incidente probatorio richiesto dalla difesa di Antonello Lovato assistito dagli avvocati Mario Antinucci del Foro di Roma, Stefano Perotti e Valerio Righi entrambi del Foro di Latina. Previa questione preliminare posta dalla difesa dell’indagato sull’effettiva attivazione nell’aula di udienza della registrazione audio-video della testimonianza e grazie all’efficienza dell’ufficio, la prova testimoniale è stata assunta nel pieno rispetto delle garanzie processuali.
La testimone, indagata in procedimento connesso, resa edotta delle facoltà di legge ad essa attribuite, ha deciso di sottoporsi all’esame e rendere dichiarazioni. La narrazione resa nel contraddittorio delle parti si è posta in netto contrasto con la ricostruzione dei fatti offerta in precedenza da Soni Soni, moglie di Satnam Singh, specificamente con riguardo a fatti e circostanze sinora non emerse nel corso delle indagini. Satnam avrebbe assunto motu proprio l’iniziativa di utilizzare il macchinario che ne ha cagionato la morte, in aperto contrasto con le direttive di lavoro fornitegli dal datore di lavoro Lovato, e che Soni Soni, accorsa sul luogo dell’incidente nell’immediatezza dei fatti, avrebbe chiesto, insistentemente, di portare Satnam presso la loro abitazione. La testimone ha offerto un ulteriore elemento di primaria importanza specificando che, rinvenuto il telefono cellulare di Satnam sul luogo dell’incidente, lo avrebbe lei stessa consegnato a Soni Soni, ben prima della sua insistente richiesta al datore di lavoro Lovato di essere accompagnata a casa insieme al marito gravemente ferito a seguito dell’occorso incidente. Tali circostanze non possono non sollecitare una nuova, coerente ed oggettiva rivalutazione del capo d’imputazione provvisorio contestato a Lovato.

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