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l’intervista

Autonomia differenziata, Musumeci frena: «Meglio attendere»

Le parole del ministro per la Protezione civile. M5s: «Governochiuda il sipario»

Pubblicato il: 09/10/2024 – 11:26
Autonomia differenziata, Musumeci frena: «Meglio attendere»

ROMA «La premessa è che sono un autonomista convinto. Però, guardi, non posso esserlo su una materia come la Protezione civile. Non posso esserlo perché è un tema che riguarda la sicurezza nazionale». Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, in una intervista a Repubblica. «La Protezione civile – aggiunge – è già materia concorrente, quindi è già gestita da Stato e regioni. E quindi, le domando e mi domando: cos’altro dobbiamo delegare?». «Penso che sia già stato delegato quello che andrebbe delegato. Se poi loro chiedono che siano le regioni a scegliere chi nominare come commissario ad hoc per una singola emergenza, sono anche d’accordo, non ho problemi. Ma per il resto, francamente: no», aggiunge. «Facciamo anche il caso che decidessimo di delegare tutta la Protezione civile alle regioni: se poi c’è una calamità – ad esempio un terremoto – e servono tre o quattro miliardi per intervenire e dare ristoro a chi è stato colpito, chi paga? La regione o lo Stato? Lo Stato. E quindi, ecco: ci vuole attenzione», insiste Musumeci. E conclude: «Penso che serva prima un dibattito in Consiglio dei ministri. Un dibattito per stabilire se intendiamo davvero decidere ora sulle materie non Lep – tra cui anche la Protezione civile – o se invece attendere la definizione delle materie Lep» e «l’ho detto anche a Zaia come la penso: per me sarebbe meglio attendere, prima di procedere. Bisogna riflettere. E soprattutto: non correre», conclude. 

M5S: «Anche Musumeci contro, governo chiuda il sipario sulla legge»

«Da “autonomista convinto”, il ministro Musumeci oggi fa sapere che non può essere tale sulla Protezione civile, la materia oggetto del suo incarico al governo. Da autonomista altrettanto convinto il ministro Tajani ha detto che non si può fare l’Autonomia sul commercio estero, mica possiamo metterci a fare concorrenza tra vini piemontesi e vini pugliesi. Sempre partendo dalle stesse ferree convinzioni, lo stesso Tajani ha detto che l’Autonomia non è un dogma, che lui comprende le preoccupazioni delle regioni del Sud, che bisogna vigilare e che servono riflessioni. In pratica vuole spargere i chiodi lungo la strada che la Lega vuole percorrere. E sappiamo che Salvini con i chiodi non va d’accordo. Infine, probabilmente da autonomista convinto, il presidente della Regione Calabria Occhiuto lancia continuamente appelli disperati affinché si fermi l’Autonomia Differenziata, prevedendo una disfatta per il governo Meloni nel referendum abrogativo. Facciano una cosa gli esponenti del governo e della maggioranza: da autonomisti convinti, ammettano di aver fatto un disastro e chiudano il sipario su questa sciagurata legge chiamata Autonomia differenziata». Lo affermano in una nota i rappresentanti del M5S nelle commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza. 

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