L’urgenza di avviare un percorso strutturato sulla giustizia riparativa è stata discussa e condivisa durante l’incontro che il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, avvocato Antonio Lomonaco, ha avuto con il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro, Laura Antonini. Il solco nel quale ci si deve muovere è quello di una giustizia che, assicurata la certezza della esecuzione della pena dal punto di vista del diritto, miri in qualche modo a restituire alla società il danno arrecato, mitigando quel senso di frustrazione proprio dei soggetti vulnerabili a cui magari non é sufficiente una pronuncia giurisdizionale definitiva. La giustizia riparativa, intesa come qualsiasi procedimento che permette alla vittima e all’autore del reato di partecipare attivamente, se vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni risultanti dal reato con l’aiuto di un terzo imparziale, è a giudizio del Garante e del Presidente, l’aspetto che riconduce l’Amministrazione della giustizia in un ambito sociale.
«Desidero ringraziare pubblicamente il Presidente Antonini – ha commentato Lomonaco – per la Sua disponibilità ad un dialogo proficuo a livello istituzionale, che tracci la strada per un ruolo da protagonista della Calabria, da cui possano partire iniziative importanti e replicabili sul territorio nazionale. Un esempio su tutti, quella dell’istituzione dell’ufficio del Garante nazionale, che non si sostituisca a nessuno degli organismi della Giustizia già esistenti ed operanti, ma favorisca la collaborazione al fine di creare una società più equa».
x
x