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Celebre (Fillea Cgil): «In piazza a Cosenza per cambiare la manovra di bilancio»

Le parole del segretario regionale in vista dello sciopero nazionale che si terrà il prossimo venerdì 29 novembre

Pubblicato il: 27/11/2024 – 8:32
Celebre (Fillea Cgil): «In piazza a Cosenza per cambiare la manovra di bilancio»

CATANZARO «Per cambiare la manovra di bilancio”. Questo è lo slogan coniato dalla Cgil e dalla Uil per lo sciopero generale nazionale che si terrà venerdì 29 novembre 2024. Una mobilitazione proclamata dalle due sigle sindacali che interesserà per otto ore anche il settore dell’edilizia, con manifestazione regionale che si terrà a Cosenza, con concentramento alle ore 9 in piazza Kennedy e comizio conclusivo in piazza G. Carratelli». A dirlo in una nota è Simone Celebre, segretario generale Fillea Cgil Calabria.
«Per il nostro settore – afferma il sindacalista – gli obiettivi e le ragioni della mobilitazione di venerdì sono: stop alle morti sui posti di lavoro, una nuova e più giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale. Come Fillea Cgil venerdì scenderemo in piazza, con pullman provenienti da tutte le province calabresi, perché la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa. È necessario cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato, così come bisogna superare la logica del subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati». «Questo “sacrificio economico” chiesto a tutti i lavoratori dell’intero settore delle costruzioni – continua Celebre – servirà anche per ribadire il nostro categorico No al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Saremo in piazza soprattutto per ribadire, per l’ennesima volta, che l’istituzione della “patente a crediti” non basta a risolvere la piaga degli infortuni mortali e il problema della sicurezza nei cantieri, una misura simbolica, senza un reale impatto sui luoghi di lavoro. Per noi è importante introdurre il reato di omicidio colposo sui luoghi di lavoro, garantire il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri rappresentanti per la sicurezza (RLS) e, infine, istituire una procura speciale che si possa occupare solo ed esclusivamente degli infortuni mortali sui luoghi di lavoro».

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