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Presunto assessore incompatibile, Romeo si rivolge al Viminale ma aggiunge: «Mi riservo una valutazione politica»

Il sindaco rompe il silenzio: «Se emergono elementi di impraticabilità giuridico-funzionale sarò il primo a chiedere che vengano rimossi»

Pubblicato il: 08/04/2025 – 19:26
Presunto assessore incompatibile, Romeo si rivolge al Viminale ma aggiunge: «Mi riservo una valutazione politica»

VIBO VALENTIA Continua a far discutere il caso del presunto assessore incompatibile per debiti al Comune di Vibo Valentia. Dopo l’interrogazione posta dalla consigliera d’opposizione Maria Rosaria Nesci, le polemiche sono continuate in Commissione e con gli esponenti di minoranza che hanno continuato a chiedere chiarimenti al sindaco Enzo Romeo. Dopo il Consiglio era arrivato anche un duro attacco dell’ex sindaca Maria Limardo. Sulla vicenda oggi si è espresso il segretario comunale Domenico Libero Scuglia, il quale, rimandando la decisione al Consiglio comunale, ha poi aggiunto di essersi rivolto al Viminale. «Pur nella certezza – ha detto – di un operato limpido e fondato, ritengo doveroso quanto utile, allo scopo di levare ogni incertezza e ogni ulteriore illazione su eventuali e non provate manchevolezze, anche mediante un approfondimento tramite l’inoltro di uno specifico quesito relativo al caso di specie, al competente Ufficio del Ministero degli Interni».

«Atti trasparenti, non è stato nascosto nulla»

Parole riprese dallo stesso sindaco Enzo Romeo che poco dopo ha rotto il silenzio tramite un comunicato stampa: «Ho inteso richiedere un accurato approfondimento giuridico-amministrativo e pur rassicurato sul modello di verifica eseguito, ho concordato con il Segretario Generale circa l’opportunità, in merito al caso prospettatomi, di richiedere, attraverso un quesito che sarà specifico e calzante, un parere al competente Ufficio del Ministero degli Interni». Continuando il sindaco ha aggiunto: «Ribadisco la mia fiducia nell’operato degli Uffici Comunali e non ritengo vi siano, allo stato dei fatti e degli atti, elementi tali da suscitare le reazioni scomposte e gli attacchi strumentali che ho avuto modo di registrare e di leggere in questi ultimi giorni. Gli atti sono trasparenti e veritieri, nulla è stato nascosto ma nulla può essere considerato definitivo e sancito fino all’esito del quesito poc’anzi indicato».

«Mi riservo una valutazione politica ad ampio raggio»

«Fatto questo imparziale passaggio, mi riservo una valutazione politica ad ampio raggio, come è nelle mie facoltà, per porre entro un argine ancora più solido la maggioranza di area progressista. Evidenzio, a margine, l’ingenerosità sferzante dei giudizi e delle accuse che mi vengono rivolte: il mio operato rimane, per carattere e prassi, sempre prudente e attento. Laddove dovessero emergere elementi di cogente impraticabilità giuridico-funzionale, sarò il primo a chiedere e certamente ad ottenere che questi vengano rimossi nell’interesse dell’amministrazione comunale, ben consapevole di essermi circondato di figure leali e oneste che non attenderanno nemmeno un attimo ad assumere decisioni adeguate, limpide e inequivocabili, per serietà, qualità etiche e dirittura morale».

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