CATANZARO Una sinergia sempre più forte e sempre più stretta per affermare il valore della legalità. E’ questo l’obiettivo del protocollo di intesa che oggi, nella Prefettura di Catanzaro, hanno firmato il prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, il presidente del Tribunale di Catanzaro, Raffaele Palermo, e il procuratore facente funzioni del capoluogo, Vincenzo Capomolla. Un protocollo che si fonda su una più forte collaborazione istituzionale nello scambio di informazioni finalizzato a coordinare le diverse attività in materia di prevenzione e di certificazioni antimafia, sia con riferimento al controllo giudiziario, di competenza del tribunale penale, che alla cosiddetta prevenzione “collaborativa”, di competenza della Prefettura. L’obiettivo dell’accordo, definito «una frontiera avanzata di cooperazione», è quello di «essere più efficaci, precisi e tempestivi in una materia estremamente complessa, in cui – è stato spiegato dai firmatari del protocollo di intesa – si incrociano le esigenze di tutela dell’economia dalle infiltrazioni della criminalità organizzata e la delicata valutazione sulla possibilità di imprese solo lambite dai condizionamenti della criminalità organizzata di compiere una “bonifica” e un percorso di self cleaning che faccia venir meno le condizioni che hanno permesso tentativi di infiltrazione alla criminalità organizzata, reimmettendo le imprese stesse nel circuito economico legale e rendendole più reattive ed impermeabili alla criminalità».
Il prefetto Ricci ha rimarcato come il protocollo di intesa «ha suscitato il forte interesse del ministero dell’Interno, rappresentando anche un raccordo importante per l’affermazione della legalità. Sono contento di concludere la mia bellissima esperienza qui a Catanzaro con questo atto». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del tribunale di Catanzaro, Palermo, per il quale l’accordo «si inserisce perfettamente nella linea di grande cooperazione che ha contraddistinto il rapporto tra autorità giudiziaria e l’autorità amministrativa rappresentata dalla prefettura, grazie anche alla straordinaria attenzione del prefetto Ricci». A sua volta il procuratore ff Capomolla ha evidenziato come l’odierno protocollo è «un ulteriore tassello a una collaborazione virtuosa che abbiamo già sperimentato con un precedente protocollo con le altre prefetture calabresi, e anche io rimarco la sensibilità del prefetto Ricci nel creare un cordone di sicurezza che consenta alle imprese colpite da interdittive antimafia, laddove possibile, di bonificarsi e rientrare nella legalità». Alla firma del protocollo di intesa ha partecipato anche il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro, Emma Sonni. (a. cant.)
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