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«Il rinvio della Conferenza Stato Regioni, ennesimo regalo alla sanità privata»

È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo

Pubblicato il: 13/12/2024 – 14:26
«Il rinvio della Conferenza Stato Regioni, ennesimo regalo alla sanità privata»

ROMA «La scelta del governo di rinviare alla Conferenza Stato Regioni la decisione definitiva sugli accreditamenti in sanità, attraverso la legge sul mercato e la concorrenza, comporta un’ulteriore dilatazione dei tempi per un’operazione di trasparenza nel rapporto pubblico-privato in ambito sanitario: è l’ennesimo regalo alla sanità privata, un segnale preoccupante che mina i principi di equità e universalità del Servizio sanitario nazionale».
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
«In tempi di emergenza salariale e in cui vi è una disaffezione verso le professioni sanitarie, occorrerebbe vincolare gli accreditamenti a criteri trasparenti ed omogenei, quali quelli del rispetto da parte delle aziende sanitarie private dei contratti comparativamente più rappresentativi.
In questo contesto, poi – ha proseguito Biondo – è importante ricordare che la trattativa per il rinnovo del contratto si è incagliata per mancanza di interesse politico da parte delle associazioni datoriali che, in rappresentanza delle aziende private, insistono sull’istituzione di figure meno professionalizzate, per ridurre i costi del lavoro e alzare i profitti”.
“È evidente – ha rimarcato il sindacalista della Uil – che la mancanza di una scelta chiara rischia di creare un sistema a due velocità: cure rapide e di qualità per chi può permettersele e un accesso limitato e degradato per i più deboli, alimentando disparità tra regioni e acuendo le difficoltà della sanità del Mezzogiorno. Ogni euro destinato a sostenere il sistema privato è una risorsa sottratta al potenziamento delle strutture pubbliche, che rappresentano l’unico vero presidio di universalità e accesso equo alle cure».
«Il governo deve abbandonare questa deriva e mettere al centro il rafforzamento del sistema pubblico, rendendolo più efficiente e vicino ai bisogni dei cittadini. Bassi salari e contratti in ultraviggenza, blocco delle assunzioni di personale, dumping professionale, assenza di investimenti strutturali – ha concluso Biondo – stanno accompagnando a consunzione il sistema salute e, così, il maggior carico graverà sulle categorie sociali più in difficoltà».

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