Uccide il marito con il cacciavite, la lite per l’affidamento del figlio
Il bambino di appena due anni era da solo in strada, qualcuno lo ha segnalato ai vigili urbani

SIRACUSA C’e’ anche una storia di degrado sociale dietro la drammatica vicenda che ha scosso Pachino, nel Siracusano, dove una donna ha assassinato il marito servendosi di un cacciavite. Al centro della lite tra la coppia, originaria del Mali, c’e’ la gestione del loro bambino di appena due anni, trasferito, poco prima dell’assassinio, in una struttura per minori su disposizione dei Servizi sociali del Comune di Pachino. Il bambino di appena due anni era da solo in strada, qualcuno lo ha segnalato al comando dei vigili urbani: quando i due agenti in servizio sono giunti sul posto, hanno trovato il bambino, che nel frattempo era stato raggiunto da un parente maggiorenne. E’ scattata la procedura solita in questi casi: avvertiti i servizi sociali, il minore e’ stato affidato a loro e successivamente l’autorita’ giudiziaria ha deciso il suo trasferimento presso una struttura di assistenza per minori. La vicenda ha scatenato una furiosa lite tra i due genitori, finita in tragedia: la donna, 30enne, coetanea del marito, suo connazionale, ha colpito il consorte all’inguine con un cacciavite, provocandogli una copiosa perdita di sangue. L’uomo e’ stato poi portato al Pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola ma per lui non c’e’ stato nulla da fare. La donna e’ stata arrestata dalla polizia con l’accusa di omicidio.