CATANZARO E’ stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare per il consigliere comunale di Catanzaro, Sergio Costanzo. Lo ha deciso il tribunale del Riesame che ha accolto le tesi del difensore, l’avvocato Gregorio Viscomi.
Secondo l’accusa Costanzo avrebbe avuto il ruolo di capo, promotore e organizzatore, con la funzione di raccordo tra i cittadini che intendevano aggirare o agevolare le proprie posizioni alloggiative ed i dipendenti dell’Aterp di Catanzaro. Al consigliere comunale, infatti, viene contestato al capo 16 il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio perché in concorso morale con un altro soggetto indagato e dipendente Aterp Calabria con posizione organizzativa all’Ufficio Patrimonio «per aver compiuto un atto contrario all’Ufficio, consentendo l’acquisto da parte di un soggetto di alcune aree di proprietà dell’Aterp», si legge e «senza alcuna procedura ad evidenza pubblica e ad un prezzo nettamente inferiore al valore di mercato, ricevendo in cambio la promessa della corresponsione di una somma di denaro». In buona sostanza, secondo l’accusa, «Costanzo avrebbe avuto un ruolo di intermediario per l’adozione dei due atti, intervenendo successivamente con altri funzionari Aterp (…) al fine di terminare l’iter di vendita dell’area», si legge ancora nel capo d’accusa.
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