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Il “sistema UMG” a Catanzaro: incarichi e pubblicazioni scientifiche per «coprire gli illeciti»

Nell’inchiesta della Guardia di Finanza il nome del veterinario Poerio addetto alle ispezioni degli stabulari dell’Ateneo e i legami con la coppia Britti-Morittu

Pubblicato il: 15/01/2025 – 18:07
di Giorgio Curcio
Il “sistema UMG” a Catanzaro: incarichi e pubblicazioni scientifiche per «coprire gli illeciti»

CATANZARO Un lunga serie di atti contrari al dovere d’ufficio: questo è quanto avrebbero accertato gli uomini della Guardia di Finanza di Catanzaro nel corso dell’inchiesta – coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo – che ha portato all’arresto di 11 persone, finite ai domiciliari, tra medici, docenti e dirigenti dell’Asp e dell’Università “Magna Graecia”. A realizzarli, gli ispettori della stessa Asp con lo scopo di «coprire le numerose condotte illecite realizzate dagli altri associati a delinquere negli stabulari». In cambio – sempre secondo l’accusa – Anselmo Poerio e Giuseppe Caparello avrebbero ottenuto dal “sistema UMG” «cospicue utilità». E, in particolare, dai vertici della scuola di Farmacia e nutraceutica, Domenico Britti e la moglie Valeria Morittu, dal Rettore Giovambattista De Sarro e dalla sua più stretta collaboratrice Rita Citraro.


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Gli incarichi di docenza

L’indagine avrebbe permesso di riscontrare una serie di aspetti quanto meno singolari e in contrasto con le normative vigenti. Come nel caso di Anselmo Poerio (cl. ’54), veterinario convenzionato dell’Asp e addetto alle ispezioni presso gli stabulari dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. Secondo l’accusa, in cambio dei suoi servigi avrebbe ricevuto «numerosi incarichi di docenza da Britti e Morittu» i quali, nonostante fossero marito e moglie, operavano nello stesso dipartimento e, addirittura, in un caso avrebbero fatto parte della stessa commissione che ha conferito gli incarichi a Poerio che, tra il 2015 e il 2022, gli avrebbero fruttato più di 16mila euro (16.165 euro).
Ma non è tutto. Sempre secondo quanto emerso dall’inchiesta dei finanzieri, lo stesso veterinario avrebbe ottenuto la compartecipazione in 16 pubblicazioni scientifiche che sarebbero state redatte insieme al gruppo scientifico che faceva capo a Domenico Britti, per gli inquirenti «assolutamente rilevanti e spendibili sul piano lavorativo, oltre che per giustificare gli insegnamenti illegittimamente conferiti».

Le false dichiarazioni e gli articoli scientifici

Secondo quanto emerso, inoltre, Poerio ha ottenuto incarichi di docenza in sette anni accademici ma solo in quattro occasioni ci sarebbe stata un’aggiudicazione attraverso una procedura selettiva. Nelle altre annualità, infatti, è stata disposta la proroga dei contratti di docenza già attivi. E, in tutte le occasioni in cui l’UMG ha conferito attraverso le procedure selettive ad Anselmo Poerio gli incarichi di docenza, «nella Commissione Esaminatrice è risultata sempre presente Valeria Maria Morittu, coniuge del co-indagato Domenico Britti», osservano gli inquirenti. Inoltre, Morittu avrebbe più volte reso false dichiarazioni nel verbale di commissione, affermando infatti l’insussistenza di cause di astensione in riferimento ai candidati, ma i tre – come è emerso – avrebbero invece collaborato in numerose pubblicazioni. Altra fondamentale utilità concessa a Poerio da parte degli associati a delinquere e, in particolare, da Domenico Britti e Valeria Maria Morittu è relativa alle pubblicazioni scientifiche. Gli inquirenti, analizzando il suo curriculum, avrebbero accertato 21 articoli scientifici pubblicati dallo stesso Poerio insieme al gruppo di ricerca capeggiato da Domenico Britti. Quest’ultimo, inoltre, in ben 20 su 21 articoli risulta coautore mentre nell’unico articolo in cui non è coautore, risulta coautrice la moglie Morittu. (g.curcio@corrierecal.it)

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