BOVALINO Si indaga per omicidio per chiarire in che circostanze è morto Francesco Marando, il 54enne di San Luca, incensurato ed ex commerciante, il cui cadavere è stato trovato a Bovalino lo scorso 12 gennaio. Il fatto si è verificato in un’abitazione nei pressi del bivio, sulla statale 106, in direzione Platì, dove nel pomeriggio sono intervenuti i soccorsi allertati dai familiari. Per l’uomo, tuttavia, trovato riverso sul pavimento al piano terra dello stabile, non c’è stato nulla da fare. Sul corpo è stata svolta l’autopsia e solo gli accertamenti potranno dire di che natura sia la piccola ferita di forma circolare presente dietro la testa dell’uomo. Secondo quanto ricostruito nelle prime fasi sul posto sarebbero stati uditi colpi di pistola. Sin da subito era trapelata la notizia di una lite familiare finita in tragedia, successivamente i familiari, sentiti più volte dagli investigatori, hanno dichiarato che l’uomo si trovava in uno stato di depressione dovuto alla chiusura di una sua attività a San Luca e che potrebbe trattarsi di suicidio. Saranno però le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Locri ad accertare quanto accaduto. La Procura di Locri ha aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti.
Sarebbe stata esclusa l’ipotesi di collegamenti con i casi della scomparsa di Antonio Strangio e dell’omicidio di Giancarlo Polifroni avvenuti tutti a distanza di pochi chilometri nel giro di qualche settimana di distanza l’uno dall’altro. Tre casi che tuttavia preoccupano la popolazione.
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