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Il Papa: « Se Trump manda via i migranti è una disgrazia»

L’intervento del Pontefice a “Che tempo che fa”

Pubblicato il: 19/01/2025 – 22:48
Il Papa: « Se Trump manda via i migranti è una disgrazia»

ROMA «Se è vero che il nuovo presidente Usa Donald Trump tra i primi provvedimenti manderà via i migranti irregolari «è una disgrazia», «fa pagare ai poveri il conto dello squilibrio». Lo ha detto il Papa a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio su Nove. Quanto al nostro paese, «In Italia l’età media è di 46 anni: non fa figli. Faccia entrare i migranti», ha detto il Papa. «Se non fai i figli fai entrare i migranti», «questa è una cosa che va risolta».
Ricordando la Shoah il Papa ha detto di provare «un sentimento di pietà e di vergogna», «noi uomini siamo stati capaci di fare quello». «È stata una vergogna umana e un dolore umano».

«Sono pazzi, ma che si faccia quello che Dio vuole»

«Sono pazzi, ma che si faccia quello che Dio vuole». È stato questo il primo pensiero di Papa Francesco appena eletto, come racconta nella sua autobiografia e ha riferito anche a “Che Tempo Che Fa”. Francesco ha poi raccontato che mentre andava ad affacciarsi al balcone per salutare la folla, nel salutare un cardinale è inciampato e quindi, ha ironizzato, «il primo atto di una persona “infallibile” è stato un fallimento, una caduta». Il Papa ha parlato anche delle donne, «sanno fare meglio di noi» ha detto riguardo all’ingresso nelle istituzioni curiali. «Adesso ne abbiamo tante», ha detto il Pontefice che ha annunciato la nomina a marzo a capo del Governatorato dell’attuale vice, la segretaria, suor Raffaella Petrini. «Nel Governatorato la vice è una suora. Diventerà a marzo Governatrice».
Il Pontefice ha parlato anche delle confessioni: «A me fa schifo quando alcuni nella confessione cercano sempre quello», i peccati della carne. «I peccati più gravi sono quelli che hanno più angelicalità. I peccati della carne – ha spiegato il Pontefice – hanno meno angelicalità, i peccati della gola, i peccati sessuali hanno meno angelicalità. Dobbiamo essere molto rispettosi e non mettere tutto nel peccato della carne», ha continuato Francesco. Sul terreno della lotta alla pedofilia, anche all’interno della Chiesa occorre non abbassare mai la guardia, «occorre sempre denunciare gli abusi e chi li commette» perché «si sta sempre dalla parte delle vittime» visto che «gli abusi sono un male molto grande». Toccando poi il tema del bullismo e dell’aumento dei suicidi e dei disagi psichici tra i giovani, il Papa ha aggiunto che «occorre sempre stare vicini ai giovani e accompagnarli». «Non dimentichiamo i carcerati – ha aggiunto – tanti che sono fuori sono più colpevoli». Quindi, ricordando l’apertura di una Porta Santa in carcere a Rebibbia, ha detto: «Ho voluto fare quello perché porto sempre nel cuore i carcerati. Mi fanno tenerezza, tutti abbiamo cadute nella vita e una caduta ti può portare al delitto, a fare cose brutte, e noi che siamo stati salvati dobbiamo andare da loro».

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