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Rapimento di Sofia Cavoto, oggi l’interrogatorio di Moses e Vespa – VIDEO

I due indagati sono chiamati a difendersi. La piccola Sofia, ieri, è tornata a casa insieme al papà e alla mamma: dimessa dalla clinica Sacro Cuore

Pubblicato il: 24/01/2025 – 7:16
Rapimento di Sofia Cavoto, oggi l’interrogatorio di Moses e Vespa – VIDEO

COSENZA Questa mattina alle 9, Aqua Moses e Rosa Vespa saranno sentiti in merito al tentato rapimento della piccola Sofia Cavoto: neonata portata via dalla coppia, finita in carcere a Castrovillari, dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza lo scorso 21 gennaio. I due indagati, rappresentati dagli avvocati Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, dovranno rispondere delle accuse rivolte e spiegare, qualora scegliessero di non avvalersi della facoltà di non rispondere, dei motivi che hanno spinto a tentare il rapimento e di eventuali complici nell’organizzazione dell’azione poi compiuta alle 18:45 di martedì scorso. Dopo essere stati rintracciati a Castrolibero, nella loro abitazione, pronti a festeggiare la nascita di un bambino mai avuto in grembo: la coppia è stata condotta in questura a Cosenza dove ad attenderla c’era il pm Antonio Bruno Tridico. Sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza della clinica ad incastrare Moses e Vespa oltre alle segnalazioni ed ai frame relativi all’auto utilizzata per la fuga: una Alfa 147 di colore grigio.

Il ruolo di Moses e Vespa

Nel video, diffuso sul web nei minuti successivi alla denuncia di sparizione, si intravedono i visi dei finti genitori di Sofia. Ora però occorrerà ascoltare dalla loro viva voce i dettagli relativi al piano messo a punto per «strappare la bomba dalle mani della mamma». Se su Vespa gli investigatori pare abbiano molte certezze, sulla posizione di Moses il quadro è ancora in via di definizione. Se è vero, da una parte, che pare difficile mascherare e nascondere una gravidanza e andar via da una clinica senza ricevere un foglio di dimissioni, dall’altra parte la reazione sorpresa dell’uomo all’irruzione degli uomini della polizia nell’abitazione lascia spazio ad una possibile ipotesi alternativa rispetto al ruolo avuto nella vicenda. Dal racconto fornito, in conferenza stampa, dal capo della squadra mobile di Cosenza Gabriele Presti e dall’ispettore di polizia Claudio Sole sono emersi dettagli interessanti relativi alla posizione di Moses. Al momento del blitz, in casa della coppia a Castrolibero, è parso sorpreso dalla presenza delle forze dell’ordine. «Se parliamo degli ospiti – ha spiegato Sole – erano del tutto ignari. Ma è sembrato ignaro anche lo stesso coniuge, ma questo sarà da valutare». 
Su Aqua Moses, il capo della Squadra Mobile Gabriele Presti è stato netto: «Sarà oggetto degli approfondimenti di indagine (f.benincasa@corrierecal.it)

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