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Il racconto del commissario Sole, il primo a prendere in braccio la piccola Sofia: «In casa c’era una festa» – VIDEO

«Entrati in casa la donna ci ha indicato la stanza dove era la culletta con la bambina. Il rapimento era sicuramente premeditato»

Pubblicato il: 22/01/2025 – 12:32
Il racconto del commissario Sole, il primo a prendere in braccio la piccola Sofia: «In casa c’era una festa» – VIDEO

COSENZA Claudio Sole è commissario di polizia della squadra mobile di Cosenza. È stato lui il primo a prendere la piccola Sofia in braccio dopo essere entrato nell’appartamento dei rapitori a Castrolibero. Sole al Corriere della Calabria ha dichiarato che in quel momento in quella casa era in corso «una festicciola organizzata per il rientro a casa del bambino, perché doveva essere un maschietto, tant’è che la piccola Sofia era vestita con una tutina di colore azzurro. C’erano degli ospiti, c’erano delle persone all’interno dell’abitazione, insomma, c’era un momento di gaudio, di festa. Quando siamo entrati in casa – ha aggiunto il commissario Sole –la signora che aveva commesso il reato di sequestro di persona, alla nostra domanda su dove si trovasse la bambina, ci ha indicato la stanza all’interno della quale c’era una culletta, al suo interno era adagiata la bambina che sonnecchiava».
Sole ha affermato che si è trattato di un gesto organizzato, «sicuramente con la premeditazione di compiere il gesto e il delitto». La coppia, ha proseguito, «non ha opposto resistenza».
Ma i presenti alla festa erano ignari del rapimento? «Se parliamo degli ospiti sì – ha spiegato Sole – erano del tutto ignari. Ma ci è sembrato ignaro anche lo stesso coniuge, ma questo sarà da valutare». «Pare che fossero andati anche in una pasticceria a fianco alla clinica – ha detto ancora il commissario di Polizia – per ordinare una torta con il nastro rosa, ma poi non è stata commissionata. Ma ci sono ancora degli accertamenti in corso da verificare, così come, eventualmente, è da verificare anche la facilità con cui sono entrati e sono usciti all’interno della struttura sanitaria».
Ma come ha reagito la donna quando la polizia è entrata nel suo appartamento? «E’ caduta in un mutismo totale – ha rivelato Sole – non ha più parlato, si è annichilita su se stessa».
Infine il commissario ha raccontato cosa è accaduto quando ha riconsegnato la bambina alla mamma: «È stata un’emozione per me, che ero comunque un operatore di polizia, un investigatore, vedere la mamma sciogliersi completamente nel rivedere la figlia. Ma per noi è stato necessario anche per avere una conferma sul riconoscimento della nascitura». (redazione@corrierecal.it)

L’intervista:

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