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SOS GIUSTIZIA

«Senza uomini e senza mezzi la guerra è persa e la Calabria non se lo può permettere»

Il pg di Catanzaro Lucantonio rilancia l’allarme per la scopertura degli organici e rinnova l’appello al governo e al Csm: «Ci dovete aiutare»

Pubblicato il: 01/02/2025 – 19:30
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«Senza uomini e senza mezzi la guerra è persa e la Calabria non se lo può permettere»

CATANZARO «Ci sono situazioni particolari che meritano una preferenza particolare. Non è possibile andare avanti così. Ci dovere aiutare altrimenti la situazione non funzionerà, non va». A distanza di una settimana dall’inaugurazione dell’anno giudiziario del Distretto, un nuovo grido di allarme sulla grave scopertura degli organici della magistratura a Catanzaro arriva dal procuratore generale Giuseppe Lucantonio: l’occasione è stata la cerimonia di insediamento del neo procuratore della repubblica Curcio. Nel corso dell’intervento in cui ha espresso un caloroso indirizzo di saluto e di benvenuto a Curcio, Lucantonio si è rivolto anche al governo e al Csm per sollecitare interventi concreti per colmare le scoperture di personale. «Da Catanzaro – ha rilevato il Pg Lucantonio – vanno via 5 -6 sostituti, la procura di Cosenza è ridotta al 50%, a Lamezia rimangono solo sostituti, per non parlare dei giudici. Al Csm dico: senza giudici giovani, senza i sostituti, le udienze non si fanno, la giustizia non si amministra, necessariamente c’è qualcosa che non funziona, e questa è una terra che non si può permettere una giustizia che non funziona, perché è una terra in cui l’affermazione delle regole è necessaria e il bisogno della legalità è forte. Senza la squadra – ha osservato Lucantonio – non si va da nessuna parte, ma per fare una squadra ci vogliono i giocatori. Al Csm dico: pensateci, i posti vacanti devono essere riempiti, dateci il modo di mettere quantomeno le toppe perché un tribunale con tre giudici e una procura con due è difficile farla funzionare, nonostante lo spirito di sacrificio dei colleghi».

L’appello al governo

Lucantonio ha poi aggiunto: «Avevamo chiesto uomini e mezzi, sono arrivati solo 14 poliziotti in tutto, non è possibile. Non serve aprire una postazione se non abbiamo personale per controllare il territorio. Abbiamo bisogno che in Calabria le forze dell’ordine si facciano vedere, i cittadini hanno fiducia ma se non ci facciamo vedere e non ci facciamo sentire la guerra è persa, e questo non ce lo possiamo permettere. Con tutti gli aiuti romani e locali e con la buona volontà di tanti giovani magistrati che lavorano ogni giorno in silenzio e con rettitudine dateci la possibilità di avere un minimo di rinforzo. Ci sono delle situazioni particolari che meritano una preferenza particolare. Non è possibile andare avanti così. Ci dovere aiutare altrimenti – ha concluso il procuratore generale di Catanzaro – la situazione non funzionerà, non va.  Consentite a tutti di esprimere il proprio pensiero. Forse i magistrati non sempre hanno ragione ma in tante cose possono aiutare, perché l’ascolto è la base della democrazia, e senza giustizia non c’è democrazia».  (a. c.)

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