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la polemica

«Infondata e offensiva la critica su una scopiazzatura di Agenda Urbana di Catanzaro»

L’Autorità dell’amministrazione che si occupa dello strumento di programmazione replica alla nota dei consiglieri comunali di Azione

Pubblicato il: 05/02/2025 – 10:36
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«Infondata e offensiva la critica su una scopiazzatura di Agenda Urbana di Catanzaro»

CATANZARO «L’affermazione che Agenda Urbana 2021/2027 appaia come “un insieme di improvvisate progettualità ritrite e/o scopiazzate qua e là” – particolare riferimento, quest’ultimo, alla progettualità del comune di Parma, è un’affermazione semplicemente inaccettabile». Lo afferma l’Autorità Urbana del Comune di Catanzaro, il settore che si occupa di Agenda Urbana, replicando alla nota di Azione.  «È noto infatti – sostiene l’Autorità Urbana del Comune di Catanzaro – che il documento strategico relativo ai fondi FERS FSE+ è frutto del lavoro originale e autonomo, fondato su dati specifici della città di Catanzaro, svolto dal Comitato Scientifico del Comune, composto da professionisti di riconosciuto valore che gratuitamente collaborano alle strategie di sviluppo della città e dall’Unità di Progetto Autorità Urbana del Comune; un lavoro che ha visto, inoltre, la collaborazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro per la parte statistica. Ed è altrettanto noto che Agenda Urbana sia stata discussa e concertata, trovando peraltro ampi consensi, con il partenariato sociale ed economico. Da qui la inaccettabilità dell’affermazione che l’intero documento sia stato copiato da Parma; affermazione gratuita, non fondata su alcuna prova oggettiva e che rischia quindi di essere anche offensiva verso tutti i soggetti che hanno contribuito all’elaborazione della programmazione strategica per la città capoluogo della Calabria. L’unico riferimento a Parma è contenuto non nel documento ma in una sola delle schede operative e, precisamente, nella Scheda DMO (Destination Management Organisation) per il Turismo, dove chiaramente risulta un banale refuso, “Parma”, in quanto i contenuti della scheda sono stati oggettivamente ispirati e ripresi da una “buona prassi” del Comune emiliano romagnolo, prassi già consolidata e apprezzata a livello nazionale e quindi coerentemente ispiratrice di azioni di “benchmarking” di altri Comuni, cosa che non costituisce scandalo alcuno. La critica politica, nel merito delle scelte compiute dal governo cittadino, è certamente legittima e rientra nei diritti di ciascun amministratore pubblico. Diversamente dal discredito che – conclude l’Autorità Urbana del Comune di Catanzaro – deriva da affermazioni tanto infondate quanto suggestive nei confronti dell’opinione pubblica».

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