CROTONE Sono diverse le conversazioni e gli atti che confermano il ruolo di Kogua Otari (classe ‘89), detto “Oto” all’interno dell’associazione per delinquere che nei giorni scorsi ha portato all’arresto, tra le province di Crotone e Catanzaro, di 9 persone (sette di nazionalità georgiana e due italiana) che, secondo la Dda di Catanzaro, avrebbero “agganciato” donne georgiane promettendo loro lavoro in Italia in cambio di un prezzo per l’intermediazionepagato direttamente dalla lavoratrice straniera al sodalizio criminale, il tutto violando la normativa in materia di immigrazione.
“Oto”, finito ai domiciliari, nell’ordinanza di custodia cautelare, viene identificato come l’autista e il responsabile della società georgiana “Oto Tour”. L’uomo «avrebbe promosso attraverso il sito della propria impresa le assunzioni per conto dell’associazione per delinquere».
La sua figura è stata analizzata nello specifico per quanto riguardal’ingresso in Italia di due donne, madre e figlia. Nella vicenda delle due clienti “georgiane”, Kogua Otari avrebbe pianificato «in accordo con Chavleisfivili Tamila (classe ’95, tra le persone arrestate nell’operazione, ndr), il viaggio in Italia delle due donne tramite un minibus della “Oto Tour”» nella consapevolezza che l’ingresso fosse «finalizzato alla collocazione irregolare della donna come badante». La costante collaborazione tra il sodalizio criminale con sede in Calabria e colui che organizzava periodici viaggi di linea a bordo di minibus dal territorio georgiano, sarebbe emerso proprio dalla fitta corrispondenza telefonica con Tamila Chavleisfivili in cui i due avrebbero pianificato le future partenze dalla Georgia «in accordo anche con la sodale Daraselia Monika», classe ’95, anche lei finita in carcere.
Lo stesso “Otto”, come riportato sempre nell’ordinanza, tra i servizi offerti dall’agenzia di viaggio, pubblicizzava, sul profilo della “Oto Tour”, anche la possibilità di ottenere “occupazione in Italia”. Alla stessa Tamila Chavleisfivili aveva proposto di «occupare presso la propria azienda una persona che si occupasse di questo aspetto».
La prima conversazione, datata 19 novembre 2022, tra Kogua Otari detto “Oto” e Tamila Chavleisfivili avviene tramite sistema di messaggistica online. I due parlano del trasporto sul territorio calabrese, tramite un viaggio della “Oto Tour” di una donna che verrà gestita direttamente da Monika Daraselia. “Oto” e Tamila si risentiranno telefonicamente il 25 novembre 2022 per concordare la sosta di un minibus presso la casa di Tamila allo scopo di far salire a bordo alcune “clienti” di Tamila che devono rientrare in Georgia. Un dialogo che diviene particolarmente rilevante quando Kogua Otari invita Tamila a contattare la manager dalla “Oto Tour”, al fine di programmare le inserzioni pubblicitarie su internet relative alle assunzioni in Italia dei passeggeri della compagnia di viaggi. Una conversazione questa che, come evidenziato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, acclara, l’accordo illecito tra la “Oto Tour” e la “cellula calabrese”. Nella stessa intercettazione emerge anche l’accordo economico perfezionato da Tamila e Otari che, grazie anche alla gestione societaria di Guranda (manager dell’agenzia), pianificano un compenso di 50 euro da versare alla società di viaggi per ogni “cliente” georgiano reclutato e portato in Calabria dalla “Oto Tour”. Sarebbe stato appurato, inoltre, che tra i servizi offerti da Tamila agli autisti della “Oto Tour”, vi era anche la possibilità di soggiornare presso la propria “safe house”.
In un’altra conversazione del 10 gennaio 2023, Tamila e Monika Daraselia, confermano di aver parlato entrambe con Kogua Otari, «facendo chiarimento sulle inefficienze degli autisti delegati dallo stesso Kogua ad effettuare i viaggi». Al termine della conversazione le due donne confermano l’impegno dell’uomo a migliorare il servizio offerto con accompagnamento delle donne georgiane direttamente presso le “safe house” di Botricello e Steccato di Cutro.
Il 13 gennaio 2022 secondo la Procura si acclara oltre ogni ragionevole dubbio che gli accordi illeciti presi dalla “cellula calabrese” con Kogua Otari «si stanno proficuamente realizzando». Alle ore 10:40, infatti, una donna georgiana, utilizzando il telefono cellulare di Kogua Otari, effettua una chiamata WhatsApp con Tamila Chavleisfivili chiedendo chiaramente le condizioni economiche per essere assunta in Italia grazie all’intermediazione della donna, la quale «elenca i termini dell’accordo illecito, precisando che il costo dell’assunzione è pari a 500 euro, da pagare dopo l’inizio dell’attività lavorativa, prima si deve versare una cauzione di 100 euro e ulteriori 10 euro al giorno, quest’ultimi molto probabilmente per ogni giorno di ospitalità presso la safe house messa a disposizione dal sodalizio».
Un’altra conversazione rilevante tra Tamila e “Oto” che accerterebbe il coinvolgimento totale di quest’ultimo, è datata 22 gennaio 2022. L’uomo chiede informazioni su due passeggere della “Oto Tour” giunte a casa di Tamila con un precedente viaggio. Si tratta dell’ennesima conversazione ritenuta di grande importanza dagli inquirenti «poiché acclara come Kogua Otari» sia «pienamente a conoscenza delle attività lavorative svolte (irregolarmente) dalle connazionali giunte in Italia con i mezzi della “Oto Tour”». (f.veltri@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x