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la conferenza stampa

Asp di Crotone, Brambilla ai saluti: un bilancio tra qualche luce e molte ombre – VIDEO

Tra i temi le polemiche sull’atto aziendale. Nota lieta: maggiore incentivo ai medici per lavorare sul territorio

Pubblicato il: 11/02/2025 – 18:23
di Gaetano Megna
Asp di Crotone, Brambilla ai saluti: un bilancio tra qualche luce e molte ombre – VIDEO

CROTONE La soluzione per sopperire alla carenza dei medici potrebbe essere il riconoscimento massimo della parte flessibile dello stipendio previsto dal contratto nazionale di lavoro della categoria. Così i medici che decidono di venire a lavorare presso l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone potrebbero guadagnare di più dei propri colleghi, che prestano le loro attività in altri territori e in altre aziende. L’annuncio è stato fatto nel corso di una conferenza stampa, organizzata dal commissario dell’Azienda sanitaria provinciale pitagorica, che si è tenuta questa mattina nei locali di Parco Pignera a Crotone. L’iniziativa, che ha registrato la presenza della triade della direzione strategica dell’Asp (commissario Antonio Brambilla, direttore sanitario Pasquale Misiti, direttore amministrativo Elisabetta Tripodi), del direttore sanitario del “San Giovanni di Dio”, Lucio Cosentino, e del direttore del distretto, Pietro Brisinda, era stata organizzata per illustrare tutte le attività messe in cantiere nel corso della gestione Brambilla, durata un anno e quattro mesi. Il milanese Brambilla finisce il suo compito venerdì prossimo e già sabato dovrebbe tornarsene in Emilia Romagna, dove risiede e lavora. La sua proroga di 45 giorni (il mandato era scaduto il 31 dicembre scorso) è in scadenza venerdì e il presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, non ha proceduto al rinnovo, come ha fatto per altri commissari. Prima di andare via Brambilla ha voluto l’incontro con la stampa della città pitagorica per fare chiarezza su alcune questioni. Ha fatto la lista dei principali interventi realizzati grazie alle sue proposte: riduzione dei tempi di attesa, riorganizzazione dei reparti e delle risorse umane, trasferimento di alcune attività ospedaliere agli ambulatori, potenziamento dell’assistenza domiciliare, attivazione delle centrali operative territoriali, nuovo reparto di malattie infettive, apertura del nuovo pronto soccorso postazioni di emergenza territoriale, aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del servizio di Emodinamica e contrasto alle diverse epidemie scoppiate nel settore zootecnico. Dopo più di un’ora e mezza di relazioni sui temi previsti (hanno parlato tutti), sono partite le domande dei giornalisti. E’ stato un confronto schietto e non sono mancati i momenti di frizione. L’attenzione è stata rivolta soprattutto alla mancanza di risultati evidenti. Tra quello che è stato messo in cantiere e quanto è stato fatto ed è già fruibile dall’utenza non c’è molta coerenza. I risultati raggiunti non rispecchiano gli sforzi che sono stati messi in campo dalla dirigenza dell’Asp. L’utenza, infatti, non ha avvertito il cambiamento e le prospettive future non sono rosee perché mancano i medici. Nonostante i bandi i medici non vogliono venire a lavorare a Crotone ed ecco perché Brambilla ha deciso di creare un’attrattiva importante: un aumento consistente del compenso mensile. I soldi percepiti in in più saranno commisurati al ruolo svolto dai singoli medici, ma tutti guadagneranno di più. C’è adesso uno stimolo in più per scegliere di venire a lavorare a Crotone. Sia Brambilla che Tripodi hanno detto che la procedura è stata definita e sottoscritta. E’ già operativa, perché Brambilla prima di andar via ha firmato tutte le carte necessarie per l’aumento del salario flessibile ai medici. Ovviamente si è anche parlato delle polemiche che sono scoppiate per l’Atto aziendale. Il giornalista ha evidenziato che è stato fatto uno sgarbo nei confronti dei sindaci, perché la Conferenza provinciale è stata convocata dopo che il procedimento era stato pubblicato sul sito ufficiale dell’Asp e che, quindi, la decisione presa di fare saltare la riunione dei sindaci era condivisibile. Brambilla, dal canto suo, si è difeso affermando che è stata applicata la normativa. Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Quella polemica poteva e doveva essere, comunque, evitata. Brambilla ha anche detto di avere informato per tempo il sindaco di Crotone, Vicenzo Voce, sulla sua decisione di pubblicare l’Atto. Voce era stato meso al corrente della posizione di Brambilla. Sempre rispondendo alle domande dei giornalisti ha detto che il suo atto è valido. Ieri era stato il consigliere regionale Antonello Talerico a sostenere che l’atto era nullo perché emesso in prorogatio. Secondo il punto di vista di Brambilla non era in prorogatio in quanto il primo gennaio scorso, al momento della scadenza del suo primo contratto, è stato chiamato dalla Regione a firmare un nuovo contratto per altri 45 giorni.

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