Crotone, slitta la convention di Voce per aprire la campagna elettorale per il 2026

CROTONE Slitta a data da destinarsi la convention del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che avrebbe dovuto aprire la campagna elettorale per le amministrative previste per la primavera del 2026. Lo slittamento sarebbe stato richiesto dal presidente della giunta regionale calabrese, Mario Occhiuto, che dovrebbe essere la star dell’iniziativa. La riunione del movimento “Crescere”, fondato da Voce dopo il pensionamento di “Tesoro Calabria”, era stata fissata per il prossimo 19 febbraio e Occhiuto per quella data non era disponibile in quanto avrebbe preso già impegni improrogabili. Slitta e il sindaco si è messo in attesa di avere la disponibilità del presidente Occhiuto. In ogni caso, al momento, non è stata fissata nessun’altra nuova data. Si aspetta e si spera. La convention di Voce, comunque, non rappresenterebbe esclusivamente l’inizio della seconda campagna elettorale organizzata dal sindaco della città pitagorica, ma anche il giorno per celebrare le nozze con Forza Italia. Oltre ad Occhiuto, che è il vice coordinatore nazionale di FI, alla convention del 19 febbraio prossimo, secondo quanto è dato sapere, erano stati già invitati anche il coordinatore regionale azzurro, Francesco Cannizzaro, il vice coordinatore regionale Sergio Ferrari, che è anche presidente della Provincia pitagorica, e il coordinatore provinciale Sergio Torromino. Il Gota del partito. Convention e matrimonio con FI da celebrarsi, quindi, nella stessa giornata. Un matrimonio che, però. potrebbe produrre anche qualche divorzio importante. Ci sono un paio di consiglieri comunali di FI che non vogliono imparentarsi o fare accordi con Voce. Se il matrimonio tra voce e FI va a buon fine, quest’area azzurra, non congeniale al sindaco e alla sua maggioranza, dovrebbe navigare verso altri lidi, allontanandosi dal partito fondato da Silvio Berlusconi. I contestatori potrebbero anche avere l’appoggio di alcuni livelli regionali. Non è una novità la notizia che pezzi di centrodestra (non ci sono rappresentanti di Fratelli d’Italia) si stanno incontrando per allestire liste e sarebbe stato anche scelto un candidato a sindaco alternativo a Voce. Sono rischi che sicuramente sono stati calcolati. Voce alla fine del percorso di preparazione (ha stretto rapporti privilegiati con il presidente Occhiuto, con il presidente della Provincia Ferrari, con Torromino) dovrebbe iscriversi ad un partito che fa riferimento alla coalizione di centrodestra. In teoria, quindi, dovrebbe essere il prossimo candidato del centrodestra, ma gli ostacoli da superare non sono pochi e riguardano soprattutto Fratelli d’Italia. I dirigenti provinciali di FdI vorrebbero chiudere già da ora il ragionamento su una eventuale candidatura di Voce nel centrodestra, bocciando senza appello la proposta. In politica, però, dire mai è una eresia. Se l’ordine dovese arrivare dai livelli regionali e nazionali il rospo si dovrà ingoiare, anche se è molto grosso. Nel dire no all’accordo con Voce, i livelli provinciali di FdI ricordano la polemica aperta dal sindaco di Crotone nei confronti del presidente del Consiglio nonché fondatore del partito, Giorgia Meloni, al tempo della tragedia di Cutro. Meloni sarà disponibile al perdono per fare contento il presidente Occhiuto, alleato leale? La scommessa potrebbe essere questa. Il viatico è comunque lungo e irto di difficoltà.

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