Sanremo, show di Benigni tra Meloni, Musk e Mattarella
Il comico apre la serata delle cover e dei duetti. «Ho detto Bella ciao a Marcella, un casino»

SANREMO Al via la quarta serata del festival di Sanremo dedicata alle cover e ai duetti, quest’anno aperti anche agli incroci tra gli artisti in gara. La classifica finale, decisa da Televoto (34%), Radio (33%) e Sala Stampa (33%), determina il vincitore della serata, risultato che però non incide su quello finale. Si parte con Roberto Benigni.
Co-conduttori Mahmood (due volte vincitore del Festival, nel 2019 con Soldi e nel 2022 in coppia con Blanco con Brividi) e Geppi Cucciari,che è già salita sul palco dell’Ariston nel 2012, con Gianni Morandi, quando lanciò tra l’altro un appello per la liberazione della cooperante Rossella Urru, rapita in Algeria.
Roberto Benigni: «Ho detto Bella ciao a Marcella, un casino»
«La politica non c’è, Sanremo si sa è una situazione tesa. Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino, non si può, per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso». Roberto Benigni entra in scena all’Ariston e travolge subito Carlo Conti, ironizzando sull’assenza di temi politici al festival.
«Sai chi ci sta guardando? Elon Musk. È interessatissimo all’Italia, figurati se non vedi Sanremo – ha detto poi Benigni giocando sull’artista in gara e la premier Meloni -. Gli interessa proprio. Su X ha già votato per il vincitore. Giorgia. C’era anche l’anno scorso e l’anno prima, e dai retta a me, ci sarà per diversi anni. Ci sarà per un po’ di tempo, te lo dico io che mi intendo di musica».
«Due anni fa su quel palco c’era il presidente Mattarella: si commosse, di divertì e commuovere il presidente è un’emozione che ti entra dentro il corpo e l’anima, perché è una persona straordinaria. Presidente, siamo sempre vicini alle sue parole, ci riconosciamo, non abbiamo mai sentito uscire da lei una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lei, per la sua dignità e umanità». «A lei tutta la solidarietà del popolo italiano», gli fa eco Carlo Conti.