COSENZA Il pretesto è l’aumento del Canone unico, su cui «il sindaco continua a fare scena muta» attaccano i consiglieri di opposizione a Palazzo dei Bruzi. Ma l’attacco “politico” che va oltre il merito della questione è rivolto a Franz Caruso nelle vesti di possibile candidato governatore: «Ancora una volta ricordiamo al primo cittadino di preoccuparsi di essere il sindaco della città, piuttosto che occuparsi di tematiche di carattere regionale, e, quindi, rivedere questo ingiustificato aumento introducendo per come abbiamo più volte chiesto delle agevolazioni che possano essere applicate a tutte le tipologie di occupazione del suolo pubblico».
Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Luberto, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro attacca l’amministrazione comunale che in risposta alla segnalazione degli aumenti arrivata dai banchi della minoranza consiliare aveva affermato «incredibilmente di aver adoperato per il bene della città. Ci chiediamo stupiti se si può considerare tale un aumento così rilevante di tutte le tipologie di occupazione del suolo pubblico, che ripetiamo a beneficio di chi legge, ovvero: passi carrai, impianti pubblicitari, tende solari e pensiline, i chioschi permanenti, edicole, cantieri edili».
«Nel merito di quanto scritto siamo costretti a rilevare il grossolano errore di chi ha redatto l’articolo in questione, che, peraltro non ci è chiaro perché venga pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Cosenza, e nello specifico viene erroneamente indicato che su C. Mazzini 10 mq costerebbero 125 euro, quando purtroppo il costo dello spazio indicato è di ben 1250 euro per un anno. Dobbiamo ancora evidenziare che rispetto a questo aumento ed alle modifiche tariffarie l’approvato regolamento generale delle entrate nulla ha previsto, se non la definizione degli oggetti in elenco, ovvero la classificazione per pari tipologia delle categorie soggette al pagamento del canone unico».
«L’unica verità contenuta nella nota diramata dall’amministrazione comunale è il ruolo che la minoranza tutta ha svolto nelle commissioni consiliari, chiedendo a più voci ed in innumerevoli occasioni la modifica del regolamento sul canone unico oltre che sulle tariffe ad esso collegate. Modifiche che, però, sono state rese vane alla luce delle scelte della Giunta, che proprio come dice la nota in questione ha discrezionalmente adottato un aumento del canone di cui si dicono addirittura orgogliosi», concludono Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Luberto, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro.
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