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LA DECISIONE

I fratellini maltrattati a Paola affidati alla nonna. Revocata al papà la sospensione della responsabilità genitoriale

Emersa secondo i giudici la «l’assoluta estraneità ai gravi fatti in esame del padre e dei congiunti dal lato paterno»

Pubblicato il: 20/02/2025 – 13:45
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I fratellini maltrattati a Paola affidati alla nonna. Revocata al papà la sospensione della responsabilità genitoriale

COSENZA Il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro (Teresa Chiodo presidente) ha revocato la sospensione della responsabilità genitoriale a carico del padre dei fratellini – di 2 e 3 anni – vittime di maltrattamenti a Cosenza, rimuovendo contestualmente il divieto di incontri con i figli. Contestualmente i giudici hanno anche revocato l’affidamento dei minori al Servizio sociale del Comune di Paola e hanno disposto l’immediato collocamento dei minori presso l’abitazione della nonna paterna e del padre. Una decisione, dunque, che ribalta quella assunta precedentemente. I giudici hanno così confermato il divieto di incontri dei minori con la madre, delegando il Consultorio familiare di Paola, o comunque territorialmente competente, di curare la presa in carico dei minori.

La decisione

Già perché secondo i giudici, all’esito della attenta lettura dei titoli cautelari emessi a carico della madre del minore e del suo convivente, emerge «chiaramente l’assoluta estraneità ai gravi fatti in esame del padre e dei congiunti dal lato paterno». Secondo i giudici, infatti, nel brevissimo arco di tempo in cui i minori si trovavano in compagnia del padre, nella giornata di Natale, sia il padre che, in particolare, la nonna paterna, preoccupati per le condizioni di turbamento dei minori e per la tumefazione che uno dei due bimbi aveva sulla mano, «si premurano di contattare il medico di famiglia per assicurare adeguate cure al minore nonché chiedono specificatamente alla mamma contezza sulla causa delle constatate lesioni». La nonna paterna, inoltre, non paga delle spiegazioni ricevute, «effettua un video nel quale riprende lo stato dei minori, all’evidente scopo di precostituirsi una prova che effettivamente esibisce alle Forze dell’Ordine nell’ambito delle avviate indagini».

L’indagine

All’interno delle mura domestiche – secondo quanto appurato e ricostruito dai carabinieri di Paola – i piccoli sarebbero stati oggetto di violenze non denunciate dalla nonna e dalla mamma e perpetrate dal compagno di quest’ultima. Una ricostruzione che ha convinto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, dopo aver esaminato la richiesta avanzata lo scorso primo febbraio 2025 dalla pm Donatella Donato a convalidare l’allontanamento urgente dalla casa familiare del padre e della madre dei bimbi ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza, nel reparto di Chirurgia pediatrica. Per la donna è stato disposta anche la misura del divieto di dimora nel comune di Paola nell’ipotesi in cui neghi il consenso all’applicazione del braccialetto elettronico. L’attenzione dei militari poi si è concentrata sul compagno attuale della mamma, Giovanni Fiore, finito in carcere a seguito del «provvedimento applicato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi». Nei suoi confronti, chi indaga, è convinto di aver raccolto «gravi indizi di colpevolezza», l’uomo era già sottoposto agli arresti domiciliari al termine dell’operazione “Affari di Famiglia”. (Gi.Cu.)

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