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Alessandro: «Cutro è l’esito di norme becere»

L’affondo dell’ex comandante generale delle Capitanerie di porto

Pubblicato il: 26/02/2025 – 13:06
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Alessandro: «Cutro è l’esito di norme becere»

CROTONE «La tragedia di Cutro non è stata un incidente, ma l’esito della sovrapposizione di norme essere su un impianto di regole di soccorso che è straordinario. Alcuni eventi diventano inevitabili quando si mettono in moto meccanismi pericolosi». É il grido d’allarme lanciato dall’ammiraglio in congedo Vittorio Alessandro, ex comandante generale delle Capitanerie di porto, parlando con i giornalisti a Crotone a margine di un incontro in occasione del secondo anniversario del naufragio del barcone carico di migranti a “Steccato” di Cutro. «Ci sono voluti anni di lavoro e tanto sangue – ha aggiunto l’ammiraglio Alessandro – per scrivere le norme internazionali sulle procedure del soccorso in mare. Alcuni sono straordinari, ma basta poco, com’é accaduto due anni fa a Cutro, per bloccare il motore. Prima si usciva sempre e in tutte le condizioni. Ora, invece, il funzionario di turno deve chiedersi se ci sono le condizioni per uscire, se ne vale la pena o se è meglio aspettare. E’ accaduto pochi giorni fa anche nel canale di Sicilia, dove una barca con 24 persone insieme a bordo hanno dovuto attendere 14 ore per essere soccorsa perché si trovava in acque maltesi e non italiane Mettiamo allora i tanti episodi simili a Cutro e poi guardiamoci negli occhi: le persone, a indipendenti, vanno salvate o no?».

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