‘Ndrangheta, morto Francesco Giuseppe Niglia: era imputato in Rinascita Scott
“Pinu u cani” era stato condannato a 16 anni di carcere in primo grado. Il figlio Gregorio “Lollo” a 20 anni

È morto in ospedale lo scorso 27 febbraio Francesco Giuseppe Niglia, 77 anni, ritenuto vicino alla cosca di ‘ndrangheta degli Accorinti con influenze sul territorio di Briatico. “Pino u cani” era attualmente imputato nel processo d’appello in Rinascita Scott, dopo essere stato condannato a 16 anni di carcere in primo grado nella sentenza del 20 novembre 2023. In precedenza, Niglia era stato assolto nel processo Odissea, scaturito dall’operazione scattata nel 2006, dove era accusato di usura. Il figlio è Gregorio Niglia alias “Lollo”, condannato in appello nell’abbreviato di Rinascita Scott a 20 anni di carcere e ritenuto «sodale di Peppone Accorinti». Di loro hanno parlato anche i pentiti Antonio Accorinti, Emanuele Mancuso, Raffaele Moscato e Andrea Mantella, individuandoli come soggetti «legati» a Peppone Accorinti e al locale di Zungri.
