«I congressi per rafforzare il Pd. La candidatura Lo Moro ha unito il centrosinistra a Lamezia»
Il segretario provinciale dem di Catanzaro, Giampà. «Murone aveva dato la disponibilità, a volte in politica aspettare aiuta»

LAMEZIA TERME I congressi come «occasione da non perdere» per rafforzare e rilanciare il Pd, e la candidatura di Doris Lo Moro a sindaco del centrosinistra a Lamezia Terme come segno dell’unità della coalizione. Sono due dei punti più significativi su cui il segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Domenico Giampà, si sofferma in una intervista al Corriere della Calabria sui principali temi dell’agenda e dell’attualità politica calabrese.
Segretario Giampà, partiamo dalla stagione congressuale che interesserà da qui ai prossimi mesi il Pd in Calabria. Qualcuno ha parlato di azzeramenti, di punizione…
«Nulla di tutto ciò, nulla di eccezionale, tutto nella norma. Le federazioni provinciali, così come il Regionale, vanno a scadenza e quindi è giusto che comunque si vada a congresso e che si approfitti della stagione congressuale per aprire una discussione vera, tra l’altro in vista di appuntamenti importanti come le elezioni regionali e le politiche. Poi, in questi tre anni le cose sono cambiate così come le personalità che orbitano nel partito: quindi è giusto aprire una fase in cui tutti ci mettiamo in discussione per aprire una nuova stagione e una riflessione sui temi e per rafforzare la presenza del partito. Secondo me i congressi sono un’occasione da non perdere, che non indeboliscono il Partito Democratico né provinciale né regionale ma al contrario danno la possibilità di rafforzarlo in vista dei prossimi appuntamenti. E poi, non c’è nessun problema con il partito nazionale, anzi, maggiore sinergia nel voler costruire un partito sempre più forte».
A proposito di appuntamenti che aspettano il Pd: parliamo di Lamezia Terme, con la candidatura a sindaco di Doris Lo Moro. Candidatura di grande impatto alla quale però forse si è arrivati un po’ a fatica…
«Allora, io non avevo alcun dubbio sul fatto che un nome così importante potesse essere il profilo giusto per unire la coalizione, perché per noi sin dal principio l’unità della coalizione è stato il punto dirimente. L’importante era riempire il percorso di contenuti e di procedure in termini di apertura e inclusione. Questo non c’è stato all’inizio e ha provocato una sorta di cortocircuito, quindi io da commissario ho dovuto aspettare, dialogare, tenere vivo un dibattito anche vivace per poi arrivare alla soluzione in maniera unitaria. Il risultato importante sul piano politico è chela coalizione è unitaria dopo divisioni storiche del centrosinistra lametino che forse provengono da 20-30 anni fa. Una coalizione unitaria intorno a un nome spendibile, autorevole, che credo non solo competerà per vincere le elezioni, ma soprattutto potrà governare bene la città di Lamezia Terme ridandole slancio e autorevolezza. Il fatto che si vada uniti su un nome forte dimostra che il partito intende cambiare pagina».
Di nomi però ne sono stati fatti tanti, come candidato sindaco del centrosinistra a Lamezia Terme, anche quello dell’avvocato Murone…
«Il percorso è stato lungo. Nel mettere insieme vari soggetti si sono cercati nomi di superamento. C’è stata una fase in cui l’avvocato Murone aveva dato la disponibilità affinché i soggetti che compongono la coalizione potessero considerarlo come un candidato di superamento unitario attraverso cui costruire la coalizione di centrosinistra. Poi la cosa non è andata in porto. A volte in politica aspettare aiuta: quindi abbiamo atteso i tempi giusti, e siamo riusciti a ricostruire intorno a Doris La Moro la coalizione di centrosinistra unitaria».
Segretario Giampà, un ultimo passaggio sulla città di Catanzaro, una realtà sempre molto complessa per il Pd e per il suo rapporto con il sindaco Fiorita…
«Intanto è stata costituita l’unione cittadina, quindi c’è un Pd che ha una sua autonomia in città e che può svolgere la propria funzione nei rapporti con il sindaco e con la maggioranza. Io credo che in questi anni che mancano da qui alla scadenza del mandato bisogna sostenere in termini di progettualità l’amministrazione Fiorita in maniera leale e autentica, senza retropensieri, conoscendo la città di Catanzaro e i problemi numerici legati alla maggioranza che oggettivamente hanno condizionato l’attività del sindaco. Ma non dobbiamo vivere dei rimpianti, invece dobbiamo utilizzare questi anni che restano per dare il massimo, dobbiamo sostenere l’azione del sindaco Fiorita, ora che sembra che ci sia una certa stabilità. Quindi andiamo avanti così, non sprechiamo questa stagione ma anzi facciamo in modo che sia la più positiva per la città capoluogo di regione». (a. cant.)
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