COSENZA Condannato nel 2011 e incarcerato solo nel 2023, quando ormai la sua condanna era estinta. È la storia paradossale di Stelian, un romeno di 50 anni residente a Buonvicino, in provincia di Cosenza. Il curioso caso, racconta il Fatto Quotidiano, inizia 15 anni fa, quando in seguito a una lite Stelian affronta un processo per lesioni, venendo condannato a 2 anni e 7 mesi, sentenza diventata definitiva a gennaio 2011. Essendo però la pena inferiore ai 3 anni, viene emesso un ordine di carcerazione con contestuale sospensione, a patto che avvocato e imputato chiedessero una misura alternativa entro 30 giorni. Una richiesta mai avanzata, ma la Procura di Catanzaro non ha mai eseguito l’ordine di carcerazione. Una “dimenticanza” durata oltre 12 anni, fino al 2023 quando Stelian viene arrestato e condotto in carcere a Paola. Qui l’artista romeno, che per tutto questo tempo aveva lavorato come bracciante agricolo, trova un contatto tramite il compagno di cella con l’avvocato Italo Guagliano, che si rende conto dell’errore, poiché secondo legge non si possono eseguire sentenza dopo tanto tempo, essendo la pena ormai estinta. Dopo due mesi Stelian torna libero, ma quel periodo in carcere verrà anche risarcito dallo Stato. Lo scorso mese è arrivata la condanna della Corte d’appello nei confronti del Ministero a risarcire Stelian con 7 mila euro.
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