La Calabria ha bisogno di unità e solidarietà
Cosa può dare ai cittadini una Calabria unita e solidale? Sicuramente molto di più di quanto ha dato fino ad oggi. E in questo “oggi” c’è tanto da recriminare, a cominciare dall’egoismo che non fa ra…

Cosa può dare ai cittadini una Calabria unita e solidale? Sicuramente molto di più di quanto ha dato fino ad oggi. E in questo “oggi” c’è tanto da recriminare, a cominciare dall’egoismo che non fa raggiungere la solidarietà per riuscire non soltanto a superare le difficoltà, quanto a far comprendere quanto manca per ottenere risultati utili che, in altre regioni, sono consolidati.
Un esempio? Tempo fa in Lombardia stava per maturare l’idea di una rivalutazione dell’assegno mensile dopo un certo numero di anni di servizio.
Ciò evidenzia la distinzione che c’è tra i lavoratori del Nord e quelli del Sud, a testimonianza non già della mancanza di solidarietà tra le regioni, quanto la realtà di una Italia disunita che non difende i territori e soprattutto le popolazioni del Sud. Ed è ancora più grave quando la disparità avviene tra provincie della stessa regione.
Chissà quanti decenni dovranno ancora trascorrere perché si comprenda che l’Italia è una e che si possa fare in modo che la vita non debba essere condizionata.
Sarebbe compito di ciascuna regione dimostrare il contrario, a cominciare dalla Calabria dove le “differenze” avvengono addirittura nelle stesse province, quasi a voler dimostrazione quel principio disdicevole dell’ “io ce l’ho e tu no”.
Non è più rinviabile che chi occupa posti dirigenziali, dimentichi che la vita non può esse più condizionata e che il progresso prescinde da esse. E’ un concetto essenziale se si vuole che la Regione diventi solidale.
Il valore dell’unità, soprattutto di quella sociale che, in questa Regione sembra essere sconosciuto, deve ritornare a primeggiare, costi quel che costa.
Nelle regioni del Sud (in Calabria in particolare) c’è bisogno di ripensare con serietà e onestà intellettuale, all’unità dei territori.