Bimbo morto dopo incidente, 17 medici indagati
Il piccolo era stato prima ricoverato dopo lo scontro con l’auto, poi dimesso. Proclamato il lutto cittadino

Diciassette medici, in servizio tra Gela, Palermo e Catania, sono stati iscritti, nel registro degli indagati per la morte del piccolo Loris Rodoti, un bimbo di Gela di 9 anni deceduto lo scorso 8 marzo, a Palermo, dopo essere stato travolto a fine gennaio da una Lancia Y mentre era in bici nei pressi della sua abitazione, nel quartiere Settefarine, alla periferia della citta’. Loris, dopo l’incidente era stato trasferito all’ospedale di Gela, dove i sanitari, a causa delle condizioni critiche del piccolo, avevano disposto immediatamente il trasferimento a Catania. Dopo alcuni giorni il bimbo era stato dimesso ma avrebbe avuto problemi respiratori. I familiari, si sono quindi rivolti nuovamente all’ospedale di Gela dove i medici hanno deciso di trasferire il bimbo a Palermo. Alcuni giorni dopo il ricovero, Loris è morto. Intanto ieri è stata eseguita l’autopsia mentre domani alle 16 saranno celebrati i funerali nella chiesa di San Sebastiano. Il sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, ha proclamato il lutto cittadino. “Invitiamo tutta la comunità – ha detto Di Stefano – a partecipare con rispetto e raccoglimento all’ultimo saluto del piccolo Loris. In segno di cordoglio, durante i funerali, le attività commerciali sono invitate ad abbassare le saracinesche. Ci uniamo al dolore dei familiari con il cuore colmo di tristezza”. Salgono a 19 le persone iscritte nel registro degli indagati perché oltre ai medici, sono indagati anche una 29enne, che era alla guida dell’utilitaria, e un 39enne che era al suo fianco. Questi ultimi, sono assistiti dall’avvocato Rocco Cutini. Le indagini sono coordinate dalle procure di Palermo e Gela.
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