Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

l’analisi

“Stessa spiaggia stesso mare”. Il turismo di ritorno è il core business della Calabria

L’indagine contenuta nell’ultimo piano di promozione della Regione. Le caratteristiche sono la forte incidenza dei “repeater” e la stagionalità

Pubblicato il: 05/04/2025 – 6:25
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
“Stessa spiaggia stesso mare”. Il turismo di ritorno è il core business della Calabria

CATANZARO Il turismo in Calabria? Per spiegarlo potrebbe bastare la citazione a una nota canzone, “Stessa spiaggia stesso mare”. «La domanda di turismo nazionale verso la Calabria è caratterizzata da una elevata incidenza di repeater, ovvero coloro che ritornano in Calabria, la cui maggioranza proviene dalle regioni limitrofe»: è questa l’analisi contenuta nel Piano esecutivo annuale di promozione turistica recentemente approvato dalla Giunta regionale, piano che delinea le strategie della regione in uno dei settori trainanti della sua economia. E ancora: «Da una indagine svolta da Isnart – Istituto nazionale Ricerche Turistiche  per  conto  di  Unioncamere  e di Unioncamere Calabria nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, che ha investito nel corso dell’estate 2023 un campione di 1.253 visitatori italiani e stranieri durante il loro soggiorno nella regione al fine di rilevare i comportamenti turistici e di consumo, emerge la forte incidenza turistica dei “repeater” (43%), un dato nettamente superiore al 15% della media nazionale».

Il dato della stagionalità

Ma c’è di più. «Secondo i risultati d’analisi, nell’estate 2023 – si legge ancora nel Piano esecutivo regionale – la motivazione balneare si mantiene al primo posto (54%), seguita da quella culturale (30,4%; in linea con la media Italia). Il dato risulta coerente con quella che è l’offerta turistica della Calabria, difatti caratterizzata dalla predominanza del turismo balneare e domestico (ovvero nazionale), laddove si evidenzia ancora una minore valorizzazione e promozione di “turismi alternativi” (primi tra tutti quello enogastronomico, naturalistico e culturale) rispetto alla media nazionale».  Un’ulteriore caratteristica della domanda turistica della Calabria – prosegue il report – «è quella della stagionalità. I flussi turistici della Calabria, in linea con le altre Regioni del Sud Italia, sono caratterizzati da un’elevata concentrazione in determinati periodi dell’anno. Le conseguenze di tale dinamica si riflettono nella gestione dell’overtourism (l’elevata congestione delle strutture nel periodo di picco) e in una maggiore difficoltà per le aziende turistiche di ripartire le spese annuali/fisse». (c. a.)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x