Al processo “Propaggine” 8 condanne e 10 assoluzioni. Prosciolto l’ex sindaco di Cosoleto
La decisione del tribunale di Palmi su una “cellula” con base nella Piana di Gioia. Lo sfogo di Gioffrè: «Felice ma ho pagato un prezzo altissimo»

REGGIO CALABRIA Il Tribunale di Palmi ha disposto dieci assoluzioni e otto condanne nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Propaggine” del maggio 2022, a conclusione di una indagine congiunta delle Procure distrettuali di Roma e Reggio Calabria sulla presunta esistenza di una “cellula” della ‘ndrangheta a Roma, con base a Cosoleto e Sinopoli, nella Piana di Gioia Tauro. Il Collegio, con il rito ordinario, ha condannato Antonino Penna a 20 anni di reclusione; Carmine Penna, a 17 anni; Domenico Alvaro, a 17 anni; Carmelo Versace, a 16 anni; Francesco Carmelitano, a 14 anni; Francesco Luppino, a 14 anni; Antonio Alvaro, a 14 anni, e Alfredo Ascrizzi, a 12 anni, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il Tribunale ha invece assolto: Carmelo Alvaro, Giuseppe Alvaro, Vincenzo Casella, Palermino Durante, Angelo Rechichi, Antonio Carzo, Antonino Gioffrè (ex sindaco di Cosoleto dal 2008 al 2022), Giovanni Penna, Carmela Penna e Maurizio Rustico. In una dichiarazione, l’ex sindaco di Cosoleto Antonino Gioffrè, indagato per voto di scambio politico-mafioso, afferma che “dopo tre anni di processo e sedici mesi di arresti domiciliari, sono felice della mia assoluzione ‘perché il fatto non sussisti’, in accoglimento della richiesta della Procura. Infatti – prosegue l’ex sindaco di Cosoleto – è inaccettabile che una persona onesta e impegnata per il bene della collettività debba subire un prezzo così elevato, un clima di pesanti accuse che ha portato allo scioglimento del Comune per presunti legami mafiosi”. (AGI)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato