Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

il saluto

Il Papa a sorpresa in piazza San Pietro: «Buona Settimana Santa»

Oltre ventimila fedeli per la messa della Domenica delle Palme

Pubblicato il: 13/04/2025 – 13:01
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Il Papa a sorpresa in piazza San Pietro: «Buona Settimana Santa»

Papa Francesco è arrivato a Piazza San Pietro a conclusione della messa delle Palme, senza naselli per l’ossigeno. Ha salutato molta gente e regalato caramelle ai bambini.  “Buona Domenica delle Palme, Buona Settimana Santa!” ha detto, accolto da un grande entusiasmo della gente presente. 
Sono oltre ventimila, secondo i media vaticani, i fedeli presenti in Piazza San Pietro per la messa della Domenica delle Palme presieduta, su delega del Papa, dal cardinale vice decano Leonardo Sandri. Questa celebrazione dà il via ai riti della Settimana Santa.  
“Gesù viene incontro a tutti, in qualsiasi situazione. Quando vediamo la moltitudine di uomini e donne che odio e violenza gettano sulla via del Calvario, ricordiamoci che Dio trasforma questa via in luogo di redenzione, perché l’ha percorsa dando la sua vita per noi”. Lo scrive il Papa nell’omelia della Domenica delle Palme, letta dal cardinale Leonardo Sandri che presiede la celebrazione a San Pietro delegato dallo stesso Pontefice.
“Quanti cirenei portano la croce di Cristo! Li riconosciamo? Vediamo il Signore nei loro volti, straziati dalla guerra e dalla miseria? Davanti all’atroce ingiustizia del male, portare la croce di Cristo non è mai vano, anzi, è la maniera più concreta di condividere il suo amore salvifico”, conclude il Papa.
“La passione di Gesù diventa compassione quando tendiamo la mano a chi non ce la fa più, quando solleviamo chi è caduto, quando abbracciamo chi è sconfortato. Fratelli, sorelle, per sperimentare questo grande miracolo della misericordia, scegliamo lungo la Settimana Santa come portare la croce: non al collo, ma nel cuore. Non solo la nostra, ma anche quella di chi soffre accanto a noi; magari di quella persona sconosciuta che il caso – ma è proprio un caso? – ci ha fatto incontrare. Prepariamoci alla Pasqua del Signore diventando cirenei gli uni per gli altri”, scrive il Papa nell’omelia della messa delle Palme.
Tutti abbiamo dolori, fisici o morali, e la fede ci aiuta a non cedere alla disperazione, non chiuderci nell’amarezza, ma ad affrontarli sentendoci avvolti, come Gesù, dall’abbraccio provvidente e misericordioso del Padre” scrive il Papa nell’Angelus.  “Sorelle e fratelli, vi ringrazio tanto per le vostre preghiere. In questo momento di debolezza fisica mi aiutano a sentire ancora di più la vicinanza, la compassione e la tenerezza di Dio. Anch’io prego per voi, e vi chiedo di affidare con me al Signore tutti i sofferenti, specialmente chi è colpito dalla guerra, dalla povertà o dai disastri naturali” scrive il Papa.
Un nuovo appello per la pace: “Venga finalmente la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Sud Sudan. Maria, Madre Addolorata, ci ottenga questa grazia e ci aiuti a vivere con fede la Settimana Santa”. “E ricordiamo anche il Libano – sottolinea ancora Papa Francesco nel testo -, dove cinquant’anni fa cominciò la tragica guerra civile: con l’aiuto di Dio possa vivere in pace e prosperità”. 
Un pensiero al Sudan ricordando che il 15 aprile ricorrerà “il secondo triste anniversario dell’inizio del conflitto” con “migliaia di morti e milioni di famiglie costrette ad abbandonare le proprie case. La sofferenza dei bambini, delle donne e delle persone vulnerabili grida al cielo e ci implora di agire. Rinnovo il mio appello alle parti coinvolte, affinché pongano fine alle violenze e intraprendano percorsi di dialogo, e alla comunità internazionale, perché non manchino gli aiuti essenziali alle popolazioni”, sottolinea Papa Francesco. “Dio accolga nella sua pace le vittime del crollo di un locale a Santo Domingo, e conforti i loro familiari” lo scrive il Papa nel testo scritto dell’Angelus.

Argomenti
Categorie collegate

x

x