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la drammatica vicenda

Omicidio Lamezia, vittima già condannata per estorsione ai genitori

Francesco Di Cello, 64enne reo confesso, ha ammesso le sue responsabilità al pm. Presto l’interrogatorio di garanzia

Pubblicato il: 03/05/2025 – 12:25
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Omicidio Lamezia, vittima già condannata per estorsione ai genitori

LAMEZIA TERME Aveva già subito una condanna definitiva per estorsione nei confronti dei genitori il 30enne Bruno Di Cello, ucciso ieri dal padre, Francesco, reo confesso di 64 anni. L’ex guardia giurata, nel corso del lungo interrogatorio davanti ai pm della Procura di Lamezia Terme (assistito dagli avvocati Giuseppe Spinelli e Renzo Andricciola) ha ammesso le proprie responsabilità.
L’uomo, accusato di omicidio, detenzione e porto abusivo di arma clandestina e di ricettazione della stessa arma, ha parlato ai pm di un gesto estremo compiuto in seguito ad una ennesima lite avuta con il figlio, e di una situazione che si protraeva ormai da anni.  
L’omicida, come ricostruito dagli inquirenti e dagli agenti del Commissariato di Lamezia guidati dal dirigente Turi, ha sparato un solo colpo di pistola in faccia al figlio uccidendolo all’istante e ora si trova nel carcere di Catanzaro.
Il corpo del 30enne è stato ritrovato riverso in via Trani all’interno della Marinella da un ragazzo che passava di lì e che ha subito chiamato il 118. Per la vittima però non c’è stato nulla da fare.
Francesco Di Cello, ora in carcere a Catanzaro, sarà chiamato a comparire davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia e la convalida del fermo emesso nei suoi confronti dal sostituto procuratore di Lamezia Terme, Gualberto Buccarelli. (Gi.Cu.)

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