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l’intervento

«Aprire il dibattito sulla povertà educativa e culturale in Calabria»

Il segretario regionale del Pd Irto riprende un articolo sul Corriere della Calabria di Paride Leporace dedicato al Salone del Libro di Torino

Pubblicato il: 21/05/2025 – 10:58
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«Aprire il dibattito sulla povertà educativa e culturale in Calabria»

LAMEZIA TERME «In un recente articolo sul “Corriere della Calabria” sul Salone internazionale del libro di Torino, Paride Leporace ha riportato un dato culturale che dovrebbe indurci a discutere. La nostra regione ha la percentuale più alta di famiglie senza libri in casa: il 17 per cento ne possiede da uno a dieci, il 15 per cento da 11 a 25 e il 4,5 per cento più di 400. Il quadro, ha ricordato il giornalista, è praticamente costante da quasi un ventennio ma non è venuto fuori nel corso dell’ultimo Salone di Torino. Secondo i dati disponibili più recenti, in Italia circa il 10 per cento delle famiglie non possiede alcun libro in casa. È una percentuale che si mantiene stabile, per l’appunto, da quasi 20 anni. In Calabria, la situazione è ancora più preoccupante, poiché solo il 23,9 per cento della popolazione ha letto almeno un libro in un anno. La nostra regione è in sostanza all’ultimo posto, in Italia, per tasso di lettura». Lo afferma il senatore e segretario regionale del Pd Nicola Irto. «Questi numeri – prosegue Irto –  evidenziano che in Calabria esiste una significativa povertà educativa, anche perché solo il 36,7 per cento dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni ha l’abitudine alla lettura nel tempo libero, a fronte di una media nazionale del 52,4 per cento. Vi sono, poi, altri indicatori: in Calabria il 38,8 per cento dei minori vive in condizioni di sovraffollamento abitativo, mentre solo il 79,2 per cento dei minori tra 6 e 17 anni dispone di almeno un pc o di un tablet con connessione a Internet, rispetto a una media nazionale più alta.  Il “Corriere della Calabria” ha perciò fornito l’occasione di aprire un dibattito di profondità sulla povertà educativa e culturale nella nostra regione, inalterata nonostante gli strumenti normativi già approntati. Servono interventi rapidi per promuovere l’accesso alla lettura e alle risorse educative. E c’è bisogno di sostenere le famiglie calabresi nel creare ambienti favorevoli allo sviluppo culturale dei minori. Tutti questi aspetti sono al centro di un mio disegno di legge del 31 maggio 2023, che riprende la legge regionale del novembre 2019, la quale, dati i forti e indissolubili legami tra povertà educativa e povertà economica, mira con una serie di misure a promuovere e incentivare la lettura, a partire dai più piccoli, come fondamento di costruzione di abilità e quale “infrastruttura” per l’anima e la mente che ci permette di aumentare la fiducia in noi stessi e la consapevolezza del sé e dell’altro. Mi auguro, allora, che la questione sollevata dal “Corriere della Calabria” e da Leporace, possa essere tematizzata, ragionata e affrontata per invertire una tendenza ventennale che genera ignoranza e quindi subordinazione, marginalità, esclusione.  Perciò – conclude Irto – auspico che il dibattito su questo tema possa crescere e tutte le istituzioni si sentano impegnate per lavorare a invertire la rotta. Anche da tutto questo passa un futuro diverso e migliore per la Calabria».

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