Sulla guerra in Ucraina che dura da mesi, sembrano accendersi luci positive dopo l’intervento del presidente degli USA, Donald Trump e soprattutto quello di Papa Leone XlV.
Se così è, potrebbe crollare anche l’obiettivo di Putin che intende riprendersi le “sue” quattro regioni. Ma secondo i politologi il Presidente russo avrebbe altri motivi che lascerebbero pensare per una sua insistenza: Putin non vuole che forze militari straniere possano installarsi sul territorio Ucraino, considerata la distanza dal confine con la Russia. Ma non è da escludere anche dell’altro: per esempio che forze militari straniere possano stanziare in Ucraina, cioè al confine con la Russia.
Ciò, secondo i politologi allontanerebbe la pace.
Ciò, sottolineando la minaccia degli USA di voler fortificare lo “spazio artico” ricco, a quanto si sostiene, di risorse minerarie, noncheé la questione nucleare che riguarda l’Iran, che sarebbero entrambi motivi ulteriori perché la Russia paghi la sua “autorevolezza” perché non avvengano. E, con essa, anche la Cina.
Bisogna, però, fare in modo di accorciare i tempi, facendo comprendere a Putin che l’obiettivo dei Paesi europei e degli Stati Uniti d’America non è di ottenere presenze militari dentro in territorio ucraino, ma di restituire a quelle popolazioni la pace e la serenità.
Questo sarebbe il momento giusto per eludere rischi di una vera guerra che, invece, sembra minacciare quei territori.
Importante è anche far capire a Putin che il “cessare il fuoco” sarebbe motivo di “rilegittimazione” agli occhi di tutti.
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