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amministrative 2025

Il bis di Vittimberga e la sfida di Lo Moro. Ma la parità di genere è un miraggio

Il voto delle Amministrative conferma l’irrilevanza delle quote rosa nella politica calabrese. Eccezioni la riconfermata sindaca di Isola e la discesa in campo della candidata sindaca a Lamezia

Pubblicato il: 27/05/2025 – 8:54
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Il bis di Vittimberga e la sfida di Lo Moro. Ma la parità di genere è un miraggio

LAMEZIA TERME La certezza è Maria Grazia Vittimberga. L’unica certezza. L’esito complessivo di queste elezioni – non solo il voto ma anche la fase precedente – consegna purtroppo il dato di una Calabria nella quale la parità di genere non è assolutamente un valore.  Non lo è nei grandi come nei piccoli centri, nei quali l’alternanza delle candidature si è limitata alle liste, con sparute eccezioni nelle candidature a sindaco, monopolizzate sostanzialmente al maschile. E’ un dato politico ma forse anche culturale pesante come un macigno, che in qualche realtà è stato scalfito ma che resta complessivamente invincibile. Le eccezioni fanno riferimento anche alla forte personalità di alcune protagoniste che si sono imposte per la forza specifica della loro esperienza. E’ il caso di Maria Grazia Vittimberga (nella foto in copertina), candidata sindaca uscente a Isola Capo Rizzuto e rieletta ancora prima cittadina già al primo turno, epilogo non scontato alla luce dei competitor in campo, tra cui il candidato sindaco del centrodestra Maurizio Piscitelli, forte di quattro liste come la stessa Vittimberga. La riconfermata sindaca di Isola Capo Rizzuto invece riesce a evitare il ballottaggio e a restare alla guida di un Comune che governa in un territorio molto complesso ma anche stimolante: probabilmente a favore della Vittimberga ha giocato proprio il fatto di aver già vinto negli scorsi anni una sfida difficile. Come una sfida difficile è quella a cui si è cimentata e ancora si cimenterà Doris Lo Moro, candidata sindaco di Lamezia Terme per il centrosinistra, che si è di fatto imposta grazie alla sua poderosa storia di buon governo a Lamezia Terme nei duri anni ’90 incastonati tra due guerre di mafia e poi alla Regione alla guida della sanità con le prime profonde scelte anti-sistema che alla fine ha pagato di persona. La Lo Moro ha dovuto prima combattere con i tentennamenti iniziali del suo schieramento, e soprattutto del partito principale, il Pd, che prima l’ha lanciata e poi però l’ha messa in discussione, e dopo contro la corazzata del centrodestra: alla fine per lei sarà ballottaggio contro Mario Murone, in una partita da giocare praticamente daccapo anche se con lo spettro dell’anatra zoppa incombente. E poi altre sfide, che però non sono andare a buon fine per quanto riguarda la partità di genere, come quella di Carmen Gaudiano, candidata sindaco a Cassano Jonio lanciata dall’uscente primo cittadino Gianni Papasso ma sconfitta dal candidato del centrodestra Gianpaolo Iacobini. Per il testo, quote rosa di fatto ai margini e parità di genere che in Calabria resta solo un’enunciazione di principio.  (a. c.)

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