Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

un nuovo capitolo

Una fascia, due destini: Mascaro lascia dopo 10 anni. A Lamezia inizia l’era Murone

Passaggio ufficiale della fascia tricolore tra l’ormai ex e il nuovo sindaco, tra commozione e applausi. «Città che merita un futuro diverso da quello che le è stato attribuito»

Pubblicato il: 12/06/2025 – 19:18
di Giorgio Curcio
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Una fascia, due destini: Mascaro lascia dopo 10 anni. A Lamezia inizia l’era Murone

LAMEZIA TERME A rendere tutto più solenne e ad enfatizzarne l’occasione, un caldo pomeriggio che sa di estate ormai imminente e i raggi del sole che illuminano una sala gremita. Un segnale di speranza per i presenti, una luce rinnovata per un rinnovato cammino per un’intera città ad accompagnare il passaggio storico che si è consumato nella sala “Lusi” al Comune di Lamezia Terme. Quando mancano soli 4 giorni per sancire i dieci anni totali di governo della città, all’ormai ex sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, è toccato cedere la fascia tricolore e consegnarla solennemente a Mario Murone, il nuovo primo cittadino eletto.

L’epilogo di una cavalcata che, a guardarsi indietro, pare passato un secolo tra salite e difficoltà, periodi turbolenti, ma anche tante soddisfazioni. A ricordare che quel 2015 è davvero lontanissimo, qualche capello grigio in più e qualche tratto del viso più marcato, segno del tempo e della fatica. Quegli onori ed oneri che da oggi in poi saranno sulle spalle e nelle mani di Mario Murone, avvocato e docente, pronto a segnare anche lui un percorso nuovo in città, senza cancellare i tratti lasciati dal collega predecessore. Toccherà a lui per i prossimi 5 anni di consiliatura reggere il peso di quella fascia tricolore tanto sognata, indossarla con onore.

mascaro fascia murone

Eppure, questo pomeriggio per un attimo c’è stato qualcuno che ha temuto che quella fascia Mascaro, forse, non volesse cederla più. Un lungo e appassionato discorso, infatti, ha preceduto il passaggio ufficiale, ripercorrendo – in modo più sintetico possibile – tutto ciò che ha significato per lui guidare Lamezia fino all’ultimo istante, attendendo l’arrivo di Murone dalla proclamazione ufficiale sancita in Tribunale. A fare da contorno non poteva mancare una sala gremita, tra parenti, amici e volti noti della politica lametina, molti dei quali sono stati seduti fra i banchi del Consiglio comunale e che entro 10 giorni ritroveranno neanche troppo impolverati.
Nelle intenzioni di Murone c’è quello di «realizzare quel progetto avviato da Mascaro e la sua amministrazione» dice dopo aver indossato la fascia, perché «dobbiamo capire che il nostro ruolo non è solo di amministratori e neanche soltanto di fare buona amministrazione ma deve essere un ruolo di onestà e di difesa della moralità dei cittadini di Lamezia, una città che merita un futuro diverso rispetto a quello che le è stato attribuito fino ad ora». Da parte di Murone, poi, i ringraziamenti, quelli «a nome mio e anche di tutti i consiglieri che sono stati eletti, a nome della intera città che in questo momento rappresento», con la promessa solenne di «realizzare quel sogno e quella idea di amministrazione immaginata in campagna elettorale».

Un nuovo capitolo per Lamezia, insomma. E quando Mascaro realizza che tutto è compiuto è impossibile trattenere il pianto. Un po’ liberatorio, ma soprattutto di commozione e nostalgia. (g.curcio@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

x

x