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arrivi e partenze

Al Sud si registra una dinamica migratoria interna negativa

Emerge dal report Istat sulle migrazioni. I tassi più bassi si registrano in Calabria (-5,0 per mille)

Pubblicato il: 20/06/2025 – 14:07
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Al Sud si registra una dinamica migratoria interna negativa

ROMA Il Nord continua a essere l’area del Paese più attrattiva e dinamica in riferimento ai movimenti interni, con un numero di arrivi dalle altre aree geografiche che supera quello delle partenze. E’ quanto emerge dal report Istat sulle migrazioni. Nel biennio 2023-24 il tasso migratorio interno medio annuo è pari a +2,0 per mille residenti nel Nord-est e a +1,8 per mille nel Nord-ovest. Il Centro, pur registrando un tasso positivo (+0,5 per mille), risulta meno attrattivo del Nord. A livello regionale, il tasso migratorio interno più elevato si registra in Emilia-Romagna (+2,9 per mille), a livello provinciale a Pavia (+10,9 per mille). Il Mezzogiorno continua a registrare una dinamica migratoria interna negativa, con partenze verso le altre aree del Paese non compensate da altrettanti arrivi. I tassi medi annui, nel biennio 2023-24, sono negativi e pari a -3,2 per mille nel Sud e -2,4 per mille nelle Isole. I tassi più bassi si registrano in Basilicata (-5,6 per mille) e in Calabria (-5,0 per mille), mentre a livello provinciale il tasso più basso si rileva a Vibo Valentia (-12,7 per mille). Dei movimenti del Mezzogiorno che hanno come destinazione il Centro-Nord, quasi tre su 10 confluiscono in Lombardia, che rimane meta preferita dei flussi in partenza da molte regioni meridionali, con l’eccezione delle regioni Abruzzo e Molise dove oltre il 25% delle emigrazioni interne ha come destinazione il Lazio. 

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