Il congresso del Pd e le tesi

A breve si terrà il congresso provinciale del PD di Cosenza che dovrebbe esprimere due candidati. C’è chi dice che il segretario nazionale gradisca solo i congressi unitari. E questo spesso è un errore. La crisi dei partiti ha diverse concause. E sarebbe lungo elencarle. Pensare di risolverla con un’unità preconfezionata è un errore. Lo si vede da quasi tutti gli altri partiti che celebrano congressi per acclamazione. E invece lo scontro fra tesi, quando c’è e se c’è, rende viva la partecipazione e il dibattito. Esalta la partecipazione nel rispetto soprattutto di chi il congresso lo perde. Non che la via unitaria sia sbagliata di per sé ma non può essere l’unica opzione. Il Pd è il secondo partito italiano e rappresenta milioni di elettori. Sarebbe un partito diverso se insieme alle eredità post comunista e cristiane desse spazio anche alle istanze socialiste. Ma conserva una forma democratica che comunque merita rispetto. Scontrarsi anche duramente è stato il sale dei partiti che rappresentavano realmente le comunità. Per cui, al di là di chi sarà eletto, se sarà un congresso vivo e dibattuto sarà un’occasione partecipativa. Ed è questo l’auspicio.

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